La Nuova Sardegna

Oristano

assolto in appello

Piantine di cannabis senza principio Thc, assolto il coltivatore

ORISTANO. Quelle piantine erano troppo piccole, perciò non avevano sviluppato il principio drogante. L’assoluzione per Fabio Marongiu è arrivata ieri mattina, dopo che la Corte d’Appello di Cagliari...

01 giugno 2016
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ORISTANO. Quelle piantine erano troppo piccole, perciò non avevano sviluppato il principio drogante. L’assoluzione per Fabio Marongiu è arrivata ieri mattina, dopo che la Corte d’Appello di Cagliari ha preso atto di quanto aveva già stabilito una precedente sentenza della Cassazione che aveva annullato la condanna in primo grado «Non è sufficiente essere responsabili della coltivazione di piante di cannabis per incorrere in una condanna penale: deve essere dimostrata «l’efficacia drogante» della sostanza. E deve essere una capacità immediata e non ipotetica, in vista di uno sviluppo futuro della pianta» Questo aveva stabilito la Cassazione che, annullando la sentenza della Corte d’Appello di Cagliari, che confermava la sentenza di primo grado del tribunale di Oristano. Il 17 febbraio del 2009, Fabio Marongiu era stato condannato con giudizio abbreviato a sei mesi di reclusione. L’accusa: aver coltivato nove piante di cannabis indica. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Piero Aroni, era andato avanti e presentato prima ricorso in appello e quindi in Cassazione. La suprema corte ha di fatto riconosciuto le ragioni dell’appellante e ha annullato la sentenza perché «i giudici di merito si sono limitato a una verifica sulla corrispondenza delle piantine alla specie botanica vietata, ritenendo irrilevante che avessero un principio Thc (il principio attivo della cannabis, ndr) bassissimo e che non fossero giunte a maturazione». I giudici, poi, non avevano dato rilievo al parere del consulente della difesa che aveva sottolineato come le piantine «in quello stato di crescita, non avevano alcuna proprietà stupefacente». Secondo le analisi effettuate dal Ris dei carabinieri «era risultato che il campione presentava un minimo contenuto di Thc, pari allo 0,1 per cento».

Dunque un nuovo processo e nuove analisi per stabilire la quantità di principio attivo presente nelle piantine sequestrate, che però, su ordine del giudice di Oristano erano già state distrutte. Niente analisi, dunque e il nuovo processo in Appello che si è chiuso con la definitiva assoluzione.

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