La Nuova Sardegna

Oristano

parcheggi a pagamento

Non ci sarà il tagliando di cortesia

Non ci sarà il tagliando di cortesia

Undici voti favorevoli non sono sufficienti: restano le multe

14 maggio 2016
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ORISTANO. Il consiglio comunale non fa tredici. Era il numero minimo per portare a casa la modifica al regolamento sui parcheggi a pagamento, ma i favorevoli al tagliando di cortesia si sono fermati a undici. Avevano la maggioranza rispetto ai nove voti contrari, ma non in numero sufficiente per arrivare a rendere attuabile la decisione, perché nei casi in cui la votazione riguardi la modifica a un capitolato d’appalto, bisogna inerpicarsi sino a tredici.

In favore della proposta dell’Udc ha votato l’opposizione a cui si sono aggiunti i tre consiglieri indipendenti Giampaolo Lilliu, Mariangela Massenti e Marco Piras. Prima del voto Peppi Puddu aveva illustrato la novità all’aula che aveva l’opportunità di modificare l’appalto per la sosta a pagamento istituendo il tagliando di cortesia ovvero quel sistema di avviso che permette all’automobilista di pagare, con una piccola maggiorazione, la differenza tra il corrispettivo già versato e il tempo di sosta superiore all’orario indicato nel tagliando. Invece, col voto di giovedì, chi sfora, verrà ancora una volta sanzionato con una multa per divieto di sosta.

Il voto contrario è arrivato dalla maggioranza, timorosa di un contenzioso con l’azienda che gestisce l’appalto. Una modifica potrebbe infatti scatenare una causa legale, perché se è vero che nel capitolato sono previste entrambe le forme di sanzione accessoria per chi non rispetta i tempi della sosta nelle strisce blu, è anche vero che nel contratto il tagliando di cortesia non è indicato. Intanto, per ovviare al problema delle multe, l’amministrazione sta per avviare la distribuzione degli apparecchi elettronici per il pagamento del parcheggio. I primi cento verranno dati ad automobilisti con più di 75 anni, gli altri 400 saranno affidati ai negozi del centro affinché i commercianti li consegnino ai loro clienti.

Enrico Carta

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