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Sagra al sapore di antunna, ma sui funghi servono regole

NORBELLO. Nel giorno inaugurale della Sagra de s’antunna tre territori hanno suggellato l’alleanza per reclamare lo strumento di tutela di una risorsa naturale da anni al centro di pratiche...

24 aprile 2016
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NORBELLO. Nel giorno inaugurale della Sagra de s’antunna tre territori hanno suggellato l’alleanza per reclamare lo strumento di tutela di una risorsa naturale da anni al centro di pratiche indiscriminate di raccolta che mettono a repentaglio l’ecosistema e che continuano a essere causa di problemi di ordine pubblico. Le amministrazioni del Guilcier, del Barigadu e del Montiferru sosterranno la battaglia promossa dall’Associazione micologica norbellese, che da tempo chiede alla Regione di regolamentare la raccolta e la vendita.

«La Sardegna è l’unica a non essersi dotata di una legge», ha rimarcato il presidente Agostino Mele all’apertura della rassegna. L’associazione, che attende di essere ricevuta dalla Commissione per un’audizione, ha proposto un ordine del giorno da trasmettere in Regione dopo un passaggio nei consigli comunali e nelle Unioni dei Comuni. «Noi che ospitiamo la sagra abbiamo il dovere morale di spingere in questa direzione – ha detto il sindaco Matteo Manca –. L’assenza di una normativa è una lacuna da colmare per arginare il depauperamento degli habitat naturali e per risolvere i problemi generati dalla raccolta indiscriminata e dallo scarso senso civico dei coglitori che non rispettano neppure la proprietà privata».

Le ordinanze del sindaco hanno avuto un ruolo nella salvaguardia dell’ordine pubblico ma non bastano e i circa 150 ricoveri per intossicazione da funghi del 2015 sono la testimonianza più chiara.

Dagli amministratori è arrivato pieno sostegno alla crociata. «Si potrebbe riesumare la proposta portata in commissione tra il 2005 e il 2010», ha detto Domenico Gallus di Paulilatino. «Manca la cultura ambientale e del rispetto», ha rilevato Adele Virdis di Aidomaggiore, cui ha fatto eco l’assessore di Seneghe Antonio Colleoni: «Occorre mettere un freno all’invasione dei nostri territori». Il ghilarzese Alessandro Defrassu ha suggerito un sistema di controllo dei flussi: «Migliora il rapporto con le istituzioni e alimenta la microeconomia dei paesi».

La manifestazione che ha dato impulso alla mobilitazione istituzionale entrerà nel vivo oggi. «Prevediamo un’alta affluenza. Con il Comune abbiamo valorizzato al meglio la sagra e il paese», ha affermato il presidente della Pro loco, Salvatore Carrucciu. (mac)

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