La Nuova Sardegna

Oristano

MASULLAS

La conchiglia e l’uomo, una mostra

Allestimento al GeoMuseo, percorso tra archeologia, storia e arte

14 aprile 2016
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MASULLAS. Le conchiglie come grembo materno di Venere o come simbolo dei pellegrini lungo il Cammino di San Giacomo. A questi gioielli del mare è dedicata la mostra L'uomo e la Conchiglia: Arte, Religione e Scienza. Un affascinante percorso espositivo allestito dal Museo Naturalistico Aquilegia nei locali del GeoMuseo Monte Arci Stefano Incani, aperta fino al 25 settembre. La mostra ripercorre l'evoluzione delle conchiglie, iniziata circa 500 milioni di anni fa, ed ha come tema centrale il rapporto tra uomo e conchiglie dalla preistoria ad oggi, passando per la religione, l'arte, le tradizioni e la scienza. Le conchiglie sono legate all'umanità da tempi lontanissimi; per millenni sono state cibo, moneta di scambio e decorazione, tanto da incidere profondamente nella tradizione e nelle leggende di tutti i popoli del mondo. Sono presenti sia nell'arte primitiva che in quella moderna, nella pittura, nella scultura, nella letteratura, nell'iconografia sacra e in quella araldica, oltre che fonte di idee per il disegno e l'architettura. «Nella mostra – spiegano gli organizzatori – tra le conchiglie più antiche, vecchie di 450 milioni di anni, trova spazio la ricostruzione a grandezza naturale del gigantesco Cameroceras, progenitore degli attuali cefalopodi, lungo più di 4 metri». Altri fossili di ammoniti e conchiglie completano il percorso evoluzionistico di questi molluschi. L'esposizione è impreziosita dalla Tridacna, il bivalve più grande del mondo, e da uno spettacolare assortimento di conchiglie tropicali, mascherE, gioielli della tradizione sarda e opere d'arte come la Nascita di Venere del Botticelli.

Ivana Fulghesu

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