La Nuova Sardegna

Oristano

Il corso del Rio Zuarbara all’esame del servizio Savi

di Cristina Diana
Il corso del Rio Zuarbara all’esame del servizio Savi

Marrubiu, il Servizio ambientale esamina il progetto di messa in sicurezza Un intervento da 300mila euro finanziato con i fondi del post alluvione

14 aprile 2016
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MARRUBIU. Trecentomila euro per rimettere il rio Zuarbara in sicurezza. Dev’essere valutato dalla Regione infatti il progetto per la messa in sicurezza del Rio che si trova tra la località Zuradili del Monte Arci e l'area delle cave. Si tratta di un finanziamento dato dalla Regione a seguito dell’alluvione del 2013 per la sicurezza e la prevenzione del dissesto idrogeologico, e dopo la valutazione della Regione il progetto potrà passare alla sua fase definitiva-esecutiva.

«È l'ennesimo intervento che entra a far parte del piano della montagna insieme a tanti altri da noi portati avanti in questi anni - spiega il sindaco Andrea Santucciu -, come ad esempio la realizzazione del chiosco, bagni, e altri supporti realizzati a Zuradili con 240 mila euro dei fondi parco del monte Arci, o il ripristino ambientale delle cave del monte, tutto per la valorizzazione ambientale e turistica».

Il prossimo obiettivo è quello della messa in sicurezza idraulica del territorio. Gli interventi previsti nel progetto sono la disostruzione del letto del fiume con la rimozione di materiali ingombranti, la manutenzione della vegetazione in eccesso, la verifica e gestione dei sedimenti, la verifica della stabilità delle sponde e degli argini, la riconduzione dell'alveo del rio nel suo tracciato originale, ed infine la realizzazione di un guado. Per quanto riguarda l'impatto visivo le opere che caratterizzeranno in maniera permanente l'intervento sono limitate alle opere definite “guadi sommergibili”: in alcuni tratti, per la viabilità locale, si è previsto di rivestire il fondo in calcestruzzo con un lastricato realizzato con lastre di roccia e pietre di grosse dimensioni. Le aree di cantiere saranno limitate a quelle indicate nei disegni di progetto, evitando se possibile l'apertura di piste provvisorie e l'estirpazione non necessaria di vegetazione nelle aree limitrofe a quelle di lavorazione.

Al termine dei lavori i cantieri verranno smantellati, sarà effettuato la pulizia, lo sgombero e l'eliminazione dei materiali in eccesso, scongiurando in questo la creazione di accumuli che rimangano nel tempo.

Un lavoro importante, quindi, per assicurare la salvaguardia del territorio e dei suoi abitanti, che verrà avviato una volta ricevuta l'approvazione del progetto da parte del Servizio delle valutazioni ambientali (Savi ) dell'assessorato regionale della Difesa dell'ambiente.

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