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Casa Gramsci monumento nazionale

GHILARZA. La sua eredità politica e culturale è universale, appartiene a chiunque si riconosca nelle sue idee, e allora perché non considerare anche i luoghi in cui Antonio Gramsci visse un...

01 aprile 2016
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GHILARZA. La sua eredità politica e culturale è universale, appartiene a chiunque si riconosca nelle sue idee, e allora perché non considerare anche i luoghi in cui Antonio Gramsci visse un patrimonio collettivo? La strada intrapresa verso questo traguardo potrebbe segnare presto un primo passaggio importante. Il 18 aprile inizierà alla Camera la discussione della proposta di legge per elevare la Casa Museo al rango di monumento nazionale. Il provvedimento era stato presentato, tra gli altri, dalla deputata Caterina Pes, prima firmataria, che ieri ha annunciato la conclusione dell’iter in Commissione Cultura. L’organo consultivo ha dato mandato all’esponente del Partito Democratico Mara Carocci di esporre il testo in parlamento. «Mi auguro che l’iter della legge prosegua – ha affermato la Pes – e che l’aula possa approvare definitivamente il provvedimento. Sarebbe un bell’omaggio al grande pensatore sardo a poche settimane dall’inaugurazione dell’anno gramsciano e a 125 anni dalla nascita del filosofo, giornalista e uomo politico tra i più importanti della storia d’Italia». Il sito ha già valenza di “edificio d’interesse culturale”, riconoscimento assegnato dalla Sovrintendenza di Cagliari-Oristano, ma l’identificazione del bene culturale con una nazione renderebbe merito a una figura di caratura internazionale, oltre che essere garanzia di maggiori tutele.

«Credo che con la dichiarazione di “Museo d’interesse nazionale” la casa possa avere la giusta salvaguardia affinchè la vita, le opere e il pensiero gramsciano oltre che esistere sui libri e sulla carta abbiano un luogo che possa essere allo stesso tempo un luogo di cultura, di testimonianza e di esempio di chi ha dato la vita per la libertà». (mac)

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