La Nuova Sardegna

SORRADILE. Con l’adozione del Piano di miglioramento il Comune ha compiuto il passo decisivo verso l’acquisizione del riconoscimento di Borgo autentico certificato, diventando uno dei primi quattro Comuni d’Italia a fregiarsi del marchio.

Questo passaggio comporta l’attuazione, nei prossimi cinque anni, delle politiche e delle buone pratiche programmate dall’amministrazione locale per stimolare la crescita economica e per migliorare la qualità della vita nel centro urbano e nel resto del territorio.

Un piano strategico ispirato ai principi di sussidiarietà, sostenibilità e di compartecipazione (lo sviluppo basato sul protagonismo delle comunità locali) sanciti dal Manifesto dei Borghi autentici che l’ente locale aveva condiviso con un atto ufficiale nel 2010.

Nelle prossime settimane, presumibilmente tra marzo e aprile, si svolgerà la cerimonia di consegna ufficiale della certificazione volontaria. Sulle orme di Sorradile sono anche i borghi autentici di Norbello e Santu Lussurgiu.

I Comuni del Guilcier e del Montiferru stanno seguendo l’iter per raggiungere il traguardo della certificazione volontaria al quale aspirano anche Bidonì e Aidomaggiore.

Nel Barigadu è prevista la nascita di un terzo borgo autentico, obiettivo cui guarda l’amministrazione di Samugheo, che in questi giorni sta muovendo i primi passi per entrare a far parte della rete nazionale istituita dall’associazione italiana di Scurcola Marsicana.

Borghi Autentici d’Italia è un’Associazione che riunisce piccoli e medi comuni, enti territoriali ed organismi misti di sviluppo locale. «Negli anni - spiegano i promotori dell’associazione - questo progetto si è trasformato in un’iniziativa sempre più articolata e competitiva, fino ad assumere la forma odierna di una rete italiana di territori i cui protagonisti sono le comunità, gli amministratori e gli operatori economici, sociali e culturali dei luoghi».