La Nuova Sardegna

Oristano

Avvocati sul palcoscenico per il caso Emilio Lussu

di Enrico Carta
Avvocati sul palcoscenico per il caso Emilio Lussu

Venerdì la recita teatrale di beneficenza rievoca un’importante pagina di storia Il processo sui fatti del 1926 quando la casa del politico fu assaltata dai fascisti

16 febbraio 2016
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ORISTANO. Un pezzo di storia che diventa teatro. Un pezzo di teatro che si trasforma in beneficenza. Venerdì alle 17, nella sala conferenze dell’Ascomfidi in via Mele nella zona artigianale di Cualbu, l’associazione Nonsoloavvocationlus che fa riferimento al foro di Cagliari manda in scena un processo. Lo fa però lontano dalle aule del tribunale e veste contemporaneamente la toga del giudice e quella del difensore, perché in aula c’è un imputato particolare. È il grande politico sardo Emilio Lussu, colui che non piegò il capo di fronte alle violenze fasciste e per questo fu confinato nell’isola di Lipari. Ovviamente la sentenza è già scritta, perché quella di venerdì è, per l’appunto, una recita teatrale.

La vera differenza con la maggior parte delle finzioni sceniche è che questa si basa su atti storici e li ripropone fedelmente al pubblico che per conoscere cosa accadde a Cagliari nel lontano 1926 pagherà dieci euro sapendo che questi verranno poi utilizzati per un’opera di beneficenza. Ad ogni modo, negli spettatori, resterà la conoscenza di un fatto storico. “Processo a Emilio Lussu (Un volto alle carte)” è infatti un’opera teatrale firmata dai Figli d’Arte Medas, che ha come attori numerosi avvocati del foro di Cagliari e ha trovato nella sua tappa di venerdì il patrocinio dell’Ordine degli avvocati del foro di Oristano, tanto che l’evento rientra negli incontri obbligatori per l’aggiornamento professionale.

Tra i protagonisti sul palco salirà anche qualche volto conosciuto. Tra le toghe locali, gli avvocati Mario Gusi e Antonello Casula interpreteranno il ruolo dei carabinieri schierati al fianco dei giudici, tra i quali spiccano gli avvocati Carlo Pau e Andrea Delitala.

La loro sentenza riguarda l’episodio del 1926 in cui rimase protagonista Emilio Lussu. Nell’autunno del 1926, un gruppo alquanto numeroso di fascisti si riunì in piazza Martiri a Cagliari. Era assetato di vendetta, perché Mussolini aveva appena subito un attentato, episodio sul quale storicamente rimangono parecchie ombre. Le camicie nere cagliaritane scelsero la casa dell’antifascista sardo per eccellenza, Emilio Lussu, per attuare la loro giustizia fatta di sangue senza processi. Quest’ultimo però reagì sparando, nella speranza di evitare un linciaggio certo, e colpì a morte un giovane.

Emilio Lussu fu arrestato e processato, ma, in barba alle volontà del regime, il processo non finì come i fascisti si attendevano per via della risolutezza con cui la Corte d’Appello di Cagliari agì. Con gli atti di quel processo l’associazione Nonsoloavvocationlus ha deciso di dare vita alla finzione teatrale riportando così alla luce una pagina di storia importante e simbolica per la tutela dei diritti.

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