La Nuova Sardegna

ORISTANO. Le due auto dell’ex sindaco di Oristano Piero Ortu sono andate distrutte in un incendio nella notte tra sabato e domenica, alle prime ore di ieri mattina. Le fiamme sono quasi certamente di origine dolosa. Per domarle è stato necessario l’intervento dei vigili del fuco, avvisati dallo stesso Ortu. I vigili hanno lavorato quasi un’ora per aver ragione dell’incendio, e soprattutto per contenere il fuoco che rischiava di estendersi alla casa, visto che le auto erano parcheggiate nella rimessa sotto l’abitazione di Ortu, in via Toniolo.

L’incendio è divampato attorno alle 4. Ortu, che era in casa, ha percepito l’odore del fuoco e ha subito avvisato i vigili. Il loro intervento tempestivo non è servito però a salvare le auto, andate distrutte. È stata avvisata la polizia che ha avviato le indagini. Sul luogo non sono state trovate micce o tracce che consentano di affermare con certezza che si tratti di un incendio doloso.

L’ex sindaco al telefono non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione. Anni fa, nel 2008, aveva subìto un attentato incendiario che aveva distrutto due auto di sua proprietà.

Piero Ortu era stato eletto sindaco della città nel 2008 da una coalizione di centro e esponenti sardisti. Il suo mandato si era però concluso in anticipo, con le sue dimissioni, nel 2001, atto che aveva aperto la strada al commissariamento del capoluogo per quasi un anno. Da allora Ortu, insegnante a riposo, non ha più ricoperto incarichi politici.

Se la causa del rogo che ha distrutto le auto dovesse risultare dolosa, è escluso che possa avere attinenza al suo passato impegno politico. La polizia ha avviato le indagini, ma sarà fondamentale il rapporto che stileranno i vigili del fuoco che dovranno fugare ogni dubbio sulle origini delle fiamme. (si.se.)