La Nuova Sardegna

Oristano

Gestione autonoma dell’acqua, la parola ai Comuni

di Piero Marongiu
Gestione autonoma dell’acqua, la parola ai Comuni

Paulilatino, aperture dopo l’incontro con Maninchedda Tra i requisiti richiesti, fonti in territori protetti o di pregio

05 febbraio 2016
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PAULILATINO. Aperture importanti sono arrivate dall’incontro avvenuto ieri mattina tra alcuni sindaci che fanno parte del Gasi (Gestione servizio idrico integrato), presieduto dal sindaco di Paulilatino Domenico Gallus, e l’assessore ai lavori pubblice della Regione Paolo Maninchedda. Ad aprire la strada a una soluzione che sembra andare nella direzione auspicata, e perseguita tenacemente negli ultimi anni, dagli amministratori locali che non hanno mai ceduto ad Abbanoa la gestione dell’acqua è il collegato ambientale alla legge di stabilità 2016.

«Si è trattato di un incontro estremamente positivo – dice Domenico Gallus – che, anche grazie alla disponibilità dell’assessore Maninchedda, ha aperto la strada a una soluzione positiva per i paesi che amministrano autonomamente le proprie risorse idriche. L'incontro tra il comitato del Gasi, i vari sindaci che ne fanno parte e i vertici di Abbanoa con l'assessore Paolo Maninchedda e il direttore generale dell'assessorato ingegner Silvano si è svolto tra i migliori auspici. In particolare si è discusso della legge in vigore dal 2 febbraio. Tale legge apre una enorme possibilità per i paesi che gestiscono in proprio le risorse idriche. L’assessore ha confermato che da parte sua ci sarà tutto l’apporto necessario affinché i paesi che rientrano nella fattispecie prevista dalla norma possano gestire autonomamente la risorsa idrica».

Adesso tocca agli amministratori dei paesi dimostrare che si trovano nelle condizioni previste dalla legge, e cioè: che le fonti dalle quali si approvvigionano sono di sicuro pregio, che le fonti si trovano all’interno di territori che rientrano tra quelli protetti o di pregio. «Molto importante - precisa Gallus - è anche l'apertura che lo stesso assessore ha fatto nei confronti dei paesi che non sono totalmente autonomi, per i quali l’assessore ha dato la sua disponibilità a fare da mediatore in un possibile tavolo istituzionale tra Abbanoa e gli stessi Comuni semi autonomii”.

Adesso i comuni totalmente autonomi dovranno formulare formale richiesta all'Ente che gestisce l’acqua per la Sardegna (Egas) affinché venga loro riconosciuta l’autonomia gestionale secondo quanto previsto dalla legge in questione. Si profila quindi una soluzione positiva dell’annosa vertenza. L’unico problema, se così si può definire, è dato dal fatto che i Comuni dovranno provvedere in proprio alle manutenzioni ed eventuali riparazioni delle reti idriche. Per i Comuni che non sono completamente autonomi, come il caso di Bonarcado, l’assessore ha garantito il proprio impegno al fine di strappare ad Abbanoa un accordo il più possibile a loro favorevole.

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