La Nuova Sardegna

Oristano

Cisterna da demolire, “sotto sequestro” quaranta residenti

di Enrico Carta
Cisterna da demolire, “sotto sequestro” quaranta residenti

A Pesaria dev’essere abbattuto un serbatoio per l’acqua Abbanoa transennerà l’unica strada di accesso a dodici case

26 novembre 2015
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ORISTANO. Negli Stati Uniti fanno venir giù palazzi in pochi secondi, grazie alle cariche di esplosivo. A Pesaria, utilizzando lo stesso metodo, dodici abitazioni e la quarantina di famiglie che le abitano rischiano di venire sequestrate per un tempo non ancora definito. Un vecchio serbatoio per l’acqua dev’essere infatti cancellato. È da anni inutilizzato e soprattutto, pur non essendo al momento pericolante, presenta numerosi fattori di rischio tra cui la possibilità che vengano giù dei calcinacci.

L’Ufficio Tecnico comunale ha fatto le sue verifiche e quindi ha ordinato ad Abbanoa, proprietaria della cisterna, di provvedere alla demolizione, preceduta dalla messa in sicurezza dell’area. La questione però si è complicata proprio per quest’ultima prescrizione. Oggi dovrebbero infatti comparire le transenne per perimetrare un’area misurata in modo da evitare rischi per chi si dovesse trovare a passare di lì. Chi è incaricato di svolgere i lavori ha calcolato l’altezza della cisterna, aggiunto un margine di sicurezza e quindi ha deciso dove posizionare le transenne.

Queste finiranno col bloccare la strada, l’unica strada di accesso alle dodici case di quel tratto di Pesaria. Se fosse per qualche ora, ovvero per il tempo che ci vorrà per demolire con le piccole cariche esplosive il serbatoio dell’acqua, non ci sarebbero problemi, anche perché l’intervento è necessario. Ma per ora si sa solo che oggi saranno messe le transenne e che l’intervento non ha ancora una data precisa.

A chi abita in quella zona, gli operai inviati da Abbanoa hanno risposto che stanno eseguendo delle disposizioni alle quali non possono contravvenire. Allora, agli abitanti sull’orlo di un’arrabbiatura storica non è rimasto altro che contattare il Comune, il quale però non ha responsabilità diretta. L’assessore Efisio Sanna assicura: «Solleciteremo Abbanoa affinché modifichi i suoi piani e proceda in tempi rapidi. Probabilmente non erano a conoscenza del fatto che le transenne avrebbero ostruito l’unica via di accesso alle case di Pesaria». La situazione però è più ingarbugliata di quanto si possa pensare. Nel momento in cui il Comune ha emesso l’ordinanza si è automaticamente chiamato fuori da qualsiasi responsabilità nel caso in cui succeda qualche imprevisto prima della demolizione del serbatoio. Togliendo le transenne, Abbanoa diventerebbe l’unico soggetto responsabile se dovessero esserci danni a persone o cose. Bisogna quindi sbrogliare la matassa perché è impensabile tenere sequestrate per chissà quanto tempo quaranta persone.

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