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Incontri sui disturbi alimentari e le dipendenze
TERRALBA. Un ciclo di incontri nelle scuole per prevenire disturbi alimentari e dipendenze. Si tratta di un’iniziativa organizzata dal servizio di Neuropsichiatria infantile del distretto di Ales-Ter...
18 novembre 2015
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TERRALBA. Un ciclo di incontri nelle scuole per prevenire disturbi alimentari e dipendenze. Si tratta di un’iniziativa organizzata dal servizio di Neuropsichiatria infantile del distretto di Ales-Terralba, in collaborazione con il Servizio Dipendenze di Oristano ed il Centro di Salute Mentale di Terralba.
Gli incontri a tema sono stati indirizzati alle scuole secondarie di secondo grado di Terralba, Ales, Usellus e Ruinas con lo scopo di operare prevenzione per queste problematiche fin dai banchi di scuola.
Disturbi quali bilumia, anoressia ed alimentazione incontrollata, dipendenze da alcool, fumo e droga, cosa fare per evitare tali problemi? Come comportarsi quando si manifestano? A queste domande ed a tante altre ha cercato di rispondere un'equipe di psicologi della Asl 5 di Oristano: Daniela Pettinau della Neuropsichiatria infantile di Terralba, Fabrizio Floris del Serd di Oristano e Carla Diliberto del Csm di Terralba.
Gli specialisti in queste settimane hanno condotto delle assemblee informative con i giovani delle seconde e terze classi delle scuole superiori, mirati ad informare e sensibilizzare gli studenti non solo sui comportamenti alimentari, ma anche sul delicato tema delle dipendenze e, più in generale, sulla gestione delle emozioni e sull'autostima in un'età critica e delicata come quella dell'adolescenza.
«ll nostro obiettivo è quello di rendere questa attività di prevenzione una tappa fondamentale per favorire il benessere degli adolescenti» spiegano gli specialisti che stanno lavorando in maniera integrata pur essendo provenienti da servizi socio-sanitari differenti.
Appuntamenti decisamente interessanti per gli studenti che con l’aiuto degli specialisti possono conoscere ed approfondire problematiche alquanto difficili che purtroppo riguardano un gran numero di persone, molti gli adolescenti ed i giovani che sono i soggetti maggiormente a rischio.
La risposta delle scuole è stata estremamente favorevole, tanto che hanno già manifestato il loro interesse a replicare l'iniziativa nei prossimi anni.
Cristina Diana
