La Nuova Sardegna

SIMAXIS. Il sindaco non ci sta. Giacomo Obinu ha firmato un’ordinanza che impone la riapertura di alcuni allacci alla rete idrica sigillati dai tecnici di Abbanoa nei giorni scorsi. Il paese dell’oristanese era stato l’oggetto di una sorta di retata degli addetti alla misure del gestore unico delle acque sarde che avevano slacciato undici utenze, lasciando a secco altrettante famiglie. Tra i destinatari del provvedimento ci sono utenze morose ma anche cittadini che pare avessero chiesto, e ottenuto, piani di rientro e bollette dilazionate. A ogni modo, il 12 novembre è arrivata la presa di posizione del primo cittadino: «In alcuni dei nuclei familiari che sono rimasti senza acqua ci sono anche invalidi», ha comunicato Obinu, «altri hanno difficoltà economiche che non permettono di saldare i debiti in un periodo limitato. L’erogazione dell’acqua è un servizio fondamentale e la chiusura delle utenze potrebbe creare condizioni igieniche e sanitarie precarie». Motivi, questi, che hanno convinto Obinu a intimare ad Abbanoa «il ripristino immediato dell’erogazione dell’acqua nei nuclei familiari morosi». Pur di accorciare i tempi, il sindaco ha concesso di poter operare «tutti gli interventi infrastrutturali necessari per riportare l’acqua nelle abitazioni anche con una semplice richiesta verbale da formulare al responsabile del servizio di vigilanza ambientale del Comune». Per gli interventi futuri, invece, l’amministrazione comunale chiede «una comunicazione che preceda di 30 trenta giorni l’eventuale interruzione del servizio idrico». (c.z.)