La Nuova Sardegna

Oristano

Il mistero del furgone bianco

Il mistero del furgone bianco

Pompu, nuove testimonianze al processo per l’omicidio di Antonio Murranca

13 novembre 2015
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POMPU. Altri testimoni, altri tasselli che vanno a completare il quadro del processo per l’omicidio del commerciante ambulante Antonio Murranca. A parlare sono ancora i testimoni chiamati a deporre dal pubblico ministero Paolo De Falco. Nessuno di loro ha la chiave per chiudere il caso in maniera definitiva, ma messe tutte assieme, secondo l’accusa e l’avvocato di parte civile Gianfranco Siuni, formano un intero che non si può scardinare. La difesa affidata agli avvocati Angelo Battista Marras, Carlo Figus e Michele Ibba ha altre e opposte opinioni e intanto i testimoni sfilano di fronte alla Corte d’Assise di Cagliari.

Ancora tre carabinieri, tra cui il capitano Sebastiano Battino, hanno parlato di come partirono le indagini. Il principio fu un’intercettazione di Stefano Murru, l’allevatore di 42 anni di Pompu. Parla di un delitto commesso con un’arma e quel fatto insospettì i carabinieri che poi effettuarono una perquisizione, senza che però l’arma venisse ritrovata. Per la difesa questo è un punto a favore, per l’accusa di poco sposta il fulcro del processo.

Anche senza arma del delitto, l’accusa è convinta di avere per le mani tanti altri importanti indizi. Le parole della tabaccaia di Masullas vengono comunque valutate in diverso modo da accusa e difesa. Dice di non aver visto Antonio Murranca il giorno del delitto, particolare che contrasta con quanto affermato da Graziano Congiu, l’allevatore di 31 anni di origine orgolese e secondo degli imputati (il terzo è Lorenzo Contu, 52 anni di Morgongiori), che dice che quel giorno erano stati assieme alla tabaccheria. C’è poi la persona che pranzò con Antonio Murranca quello stesso giorno a Riola Sardo. Dice poco, ma offre un dettaglio: Murranca disse che sarebbe andato a Masullas. E poi l’ultimo teste: parla di un furgone bianco (non ne riconosce il modello) che va verso i terreni di Congiu e Murru. (e.c.)

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