La Nuova Sardegna

Oristano

Norbello, colpita per sbaglio da una fucilata mentre raccoglie olive

di Enrico Carta
Un cacciatore in un'immagine d'archivio
Un cacciatore in un'immagine d'archivio

Una sessantenne finisce nel mirino di un cacciatore. Ricoverata al San Martino di Oristano ha fortunatamente ferite lievi

20 ottobre 2015
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NORBELLO. Un errore nell’individuare il bersaglio, magari per via del colore di qualche indumento, o forse più semplicemente un errore nel prendere la mira. Così ad essere impallinata non è stata la solita ambita preda. A finire nella traiettoria della fucilata di un oristanese che stava effettuando una battuta di caccia tra i campi della zona del novenario di Sant’Ignazio è stata una sessantenne di Norbello che, nel pomeriggio di domenica 18, era intenta a raccogliereolive all’interno di un podere.

La donna non si era certo accorta di essere finita per errore nel mirino dell’appassionato di caccia: ha fatto appena in tempo a udire il rumore della schioppettata e un attimo dopo ha sentito il dolore. Fortunatamente il fucile era caricato a pallini e altrettanto fortunatamente il colpo l’ha centrata in maniera superficiale senza ledere organi vitali.

È solo per questo motivo che l’incidente non ha avuto conseguenze ben peggiori e il tutto si è risolto con un ricovero all’ospedale San Martino di Oristano dove, al termine degli accertamenti, i medici hanno stabilito che le ferite erano lievi e che non si correva il pericolo di un aggravarsi delle sue condizioni di salute. Il problema però rimane in tutta la sua portata, sebbene i carabinieri della Compagnia di Ghilarza abbiano già ricostruito la dinamica dell’incidente e stabilito che è stato accidentale.

Se sinora i ferimenti o peggio ancora le morti erano avvenuti soprattutto in seguito a imprudenze o errori commessi involontariamente dai cacciatori verso altri compagni di battuta, in questo caso ad essere centrata è stata una persona che non era impegnata nell’attività venatoria.

Questo ripropone il problema della sicurezza nelle campagne che, a questo punto, non riguarda più solamente il sempre notevole numero di persone con la passione della caccia, ma anche chi in campagna ci va semplicemente per una passeggiata o, come nel caso della signora di Norbello, per raccogliere le olive. Per quanto riguarda quest’ultima ha ancora la possibilità di sporgere querela: la denuncia in casi simili non parte d’ufficio, ma deve essere frutto di un’iniziativa della vittima.

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