La Nuova Sardegna

Oristano

Le richieste alla Regione per la sanità oristanese

La direzione dell’Asl 5 ha approvato la proposta di rimodulazione dei posti letto Si va verso una diversa organizzazione delle strutture pubbliche e private

30 settembre 2015
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ORISTANO. La direzione generale della Asl 5 ha approvato la proposta di rimodulazione dei posti letto ospedalieri dell'area oristanese.

«La delibera - spiega una nota dell’Asl -rimodula la distribuzione dei posti letto ospedalieri sia pubblici che privati, avanzando alcune richieste di modifica rispetto alla proposta regionale che aveva ritoccato i numeri dei posti letto già esistenti e ne aveva istituito di nuovi».

L'ospedale San Martino di Oristano, in quanto sede di Dea di primo livello, rispetto alla situazione attuale si arricchirà di una serie di servizi, tra cui Oncologia (che acquisterà due posti letto ordinari e ne avrà 14 in day hospital), Otorinolaringoiatria (con 4 posti letto), Oculistica (due posti letto), Urologia (9 posti letto), Neonatologia (6 posti letto), Gastroenterologia (due posti letto), Neurologia (10 posti letto).

«Inoltre - prosegue la nota dell’Asl -, l'ospedale di Oristano è stata designato come sede di uno dei tre poli regionali destinati alla Riabilitazione ed a regime sarà in grado di garantire l'intera filiera riabilitativa, così da prendere in carico i pazienti affetti dalle patologie più gravi a quelle più lievi o in via di recupero: dalla Neuroriabilitazione, a cui sono destinati 16 posti letto, alla Lungodegenza, con 8 posti letto, recupero e riabilitazione funzionale con 20 posti letto».

Nella proposta avanzata dalla Asl c’è anche la richiesta di attivazione di altri posti letto relativi alle discipline di Ematologia, Pneumologia e Geriatria, «servizi attualmente esistenti ma non dotati di posti letto specifici, la cui presenza sarebbe invece fondamentale, giustificata nella nostra provincia da un costante aumento del numero di pazienti affetti da malattie ematiche, pneumologiche e, nel caso della Geriatria, dall'età dei pazienti che, nel solo reparto di Medicina oristanese, è costituito per il 74%, da ultrasessantacinquenni».

Il “Mastino” di Bosa, stabilimento di sede disagiata, e il “Delogu” di Ghilarza, stabilimento riabilitativo con attività ospedaliere e territoriali, salvaguarderanno i posti letto di Medicina (20 in ciascuno) e di Chirurgia Generale (4 a Bosa e 2 a Ghilarza), e acquisteranno nuovi posti letto di Ortopedia e Traumatologia, Oculistica, Urologia, Ostetricia e Ginecologia, Lungodegenza: «Si effettuerà - spiega la Asl - una chirurgia elettiva con interventi in day surgery e in week surgery. Inoltre si punterà a realizzare un'integrazione fra ospedale e territorio mirata a riempire gli ospedali di tante specialità, dove i cittadini possano trovare risposte alle più diverse esigenze di salute. I due ospedali di Ghilarza e Bosa integreranno le loro attività con quello di Oristano, andando a costituire un presidio ospedaliero unico organizzato secondo livelli di complessità crescente. In questo modo non ci saranno duplicazioni di strutture e si costituiranno team di operatori che lavoreranno insieme, garantendo qualità e cura nell'assistenza».

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