La Nuova Sardegna

Oristano

Zucca (Uil): sanità nel caos per il blocco del turn over

di Michela Cuccu
Zucca (Uil): sanità nel caos per il blocco del turn over

Secondo il sindacato la decisione della giunta regionale penalizzerà i servizi In alcuni reparti non vengono garantiti i riposi: le ripercussioni sui pazienti

27 settembre 2015
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ORISTANO. «La delibera regionale che blocca le assunzioni nella sanità pubblica deve essere abrogata». Michele Zucca, segretario provinciale di Uil Fpl è critico sulla decisione della Giunta regionale che, il primo settembre ha imposto il blocco del turn over nelle Asl. Delibera che ha un motivo: entro il 31 dicembre, infatti, sarà attuato il piano di riordino della rete ospedaliera sarda, ma il blocco delle assunzioni per tre mesi rischia, secondo il sindacalista, di avere fortissime ripercussioni sulla qualità dell’assistenza sanitaria. Dice Zucca: «Stiamo arrivando a situazioni di estrema difficoltà anche nel garantire i servizi nei reparti, con personale che non ha più la garanzia del riposo compensativo o addirittura, con un solo infermiere professionale in turno la notte», denuncia Zucca. Il sindacalista precisa: «Non si contesta l’esigenza di un riordino della rete ospedaliera: ma non è accettabile è la riduzione della qualità dei servizi ai pazienti. Questo, non ce lo possiamo permettere». Secondo il segretario provinciale della Uil, infatti, il rischio è che in alcuni reparti, soprattutto i più affollati, si possano verificare «disservizi: non è difficile immaginare – dice – che senza il personale necessario l’assistenza ai pazienti possa avere delle flessioni». È un problema complesso, quello sollevato dal sindacalista che critica anche il metodo utilizzato dalla Giunta regionale nel blocco del turn over, «Che tocca anche le Asl virtuose come quella di Oristano, dove, ad esempio, già da tempo dispone di un piano di rientro del personale». Ed aggiunge «Con il blocco del turn over voluto dalla Regione non si potranno coprire i turni e non so se questo provvedimento possa avere effetti anche relativamente al rispetto degli standard europei che la sanità pubblica italiana si è impegnata ad applicare. Insomma, ancora una volta, le decisioni della politica avranno effetti penalizzanti sui pazienti e sugli stessi lavoratori. Proviamo a pensare cosa potrà accadere – dice – in caso di malattia di un dipendente o per l’applicazione della Legge 104. Si creerà il caos, con lavoratori che rinunceranno ai propri diritti». Ci sono poi aspetti, secondo il sindacalista, di difficile interpretazione. «Non si riesce a capire nemmeno se la delibera blocchi o meno le graduatorie che erano già state espletate. Insomma, rischiamo di piombare nel caos più assoluto». Ed aggiunge: «Si badi bene: il problema non riguarda solo il personale infermieristico ma anche tecnici e amministrativi. Al Poliambulatorio di Terralba c’è un solo impiegato che deve fare di tutto».

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