La Nuova Sardegna

ORISTANO. Costa un anno e nove mesi quel gesto mai ammesso dall’imputato e che per il codice penale è ben più di un’azione di cattivo gusto. Toccare una persona nelle parti intime e mimare un atto sessuale, è un abuso che merita una condanna. A subirla è il pensionato oristanese Luigi Spada, che fu protagonista di una vicenda accaduta all’interno di un bar del quartiere di Sant’Efisio, dove non resistette all’attrazione fatale verso una cameriera. Il problema è che il gradimento per quel gesto era pari a zero e così scattarono la denuncia e il successivo processo concluso con la condanna a un anno e nove mesi arrivata dopo la richiesta del pubblico ministero Andra Padalino Morichini che aveva sollecitato una pena di due anni. I giudici hanno anche deciso una provvisionale di tremila euro a favore della vittima, parte civile assistita dall’avvocato Gianfranco Siuni. L’avvocato Matteo Tola ha invece fatto perno sulle testimonianze di alcuni avventori che negavano che l’episodio avesse avuto luogo. Non sono però stati creduti e ora rischiano il processo per falsa testimonianza. (e.c.)