La Nuova Sardegna

Oristano

Prefettura addio, i sindaci si mobilitano

Ma solo una trentina rispondono all’appello del primo cittadino di Oristano: «Nessuna guerra col governo, ma ci ascolti»

19 settembre 2015
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ORISTANO. Chi si aspettava dichiarazioni di guerra o anche soltanto una massiccia presenza dei sindaci di tutti gli 88 comuni della Provincia è rimasto sicuramente deluso.

All'appello del primo cittadino di Guido Tendas per discutere strategie e obiettivi per stoppare l'accorpamento della Prefettura di Oristano a quella di Nuoro hanno risposto solo una trentina di colleghi. Tendas ha parlato chiaro. «Non abbiamo intenzione di fare la guerra a nessuno». E per quanto lo riguarda, ha spiegato subito che a lui del fatto che ci sia o no un prefetto importa poco.

«Quello che mi interessa, ha spiegato, è che devono essere assolutamente salvaguardati i servizi ai cittadini e i posti di lavoro. Sulla stessa linea l'unico parlamentare oristanese, la deputata del Pd Caterina Pes. «Serve una posizione realistica, anche a me interessa solo che rimangano gli uffici e i servizi come presìdi del territorio» ha spiegato annunciando che mercoledì prossimo incontrerà a Roma il prefetto Sgaraglia per cercare «un percorso condiviso che insieme al necessario riordino garantisca anche il mantenimento dei servizi e la tutela dei posti di lavoro». Il sindaco di Marrubiu Andrea Santucciu però non ha dubbi: «La chiusura della Prefettura significa la cancellazione dei servizi ai cittadini». E per il primo cittadino di Villaurbana Antonello Garau forse è già troppo tardi. «Stiamo chiudendo la stalla quando i buoi sono già scappati», ha detto prima di lanciare un pesante atto d'accusa. «Oristano, ha detto, è stata spolpata dalla sua stessa classe politica». Per il sindaco di Ruinas Gianni Tatti, che è anche consigliere regionale, questa comunque «è l'ultima spiaggia per Oristano» e ora bisogna soltanto «alzare la voce tutti insieme». «Il taglio della Prefettura è solo il primo passo», ha confermato il consigliere regionale di Forza Italia Oscar Cherchi denuciando il rischio che Oristano diventi la cenerentola della Sardegna. Lo teme anche il sindaco di Oristano, che sulla questione è stato molto chiaro.

«Nessuno pensi di usare la provincia di Oristano per salvare Nuoro, vogliamo essere noi a decidere le aggregazioni che vanno bene per noi». E il messaggio oltre che allo Stato centrale è chiaramente rivolto anche alla Regione. «La Sardegna non può essere solo Cagliari e Sassari», ha detto riprendendo un concetto già espresso dal sindaco di Sorradile Pietro Arca.

E malgrado gli appelli di tutti alla mobilitazone unitaria non sono mancati gli spunti polemici, che hanno coinvolto in particolare il sindaco di Cabras Cristiano Carrus e i consiglieri regionali Mario Tendas, Attilio Dedoni, Antonio Solinas e Oscar Cherchi.(fgp)

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