La Nuova Sardegna

Oristano

La battaglia su Abbanoa bocciata da Adiconsum

di Enrico Carta
La battaglia su Abbanoa bocciata da Adiconsum

Il segretario Giorgio Vargiu accusa: «La politica ha solo strumentalizzato» L’uscita è considerata impossibile: «Gestione umana e la Regione cambi la legge»

18 settembre 2015
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ORISTANO. L’uscita da Abbanoa in una parola? «Impossibile». Non è una voce che si leva dall’interno dell’aula del consiglio comunale o dalle mai troppo approfondite e meditate chiacchiere da social network che ancora una volta, anziché tentare di argomentare le opinioni, hanno sforato sino alla diffamazione. All’indomani del voto che ha bocciato l’ordine del giorno dell’opposizione che sollecitava la rescissione del contratto con il gestore del servizio idrico, è il segretario dell’Adiconsum, Giorgio Vargiu, a criticare quanto avvenuto nell’agone politico comunale: «C’è stata una strumentalizzazione della questione Abbanoa da entrambe le parti. L’hanno utilizzata esclusivamente per fini politici, dimenticandosi dei cittadini e delle vere azioni che bisogna fare per migliorare la gestione».

Già, la gestione tanto criticata per cui c’è chi sostiene che andar via da Abbanoa sarebbe l’unica soluzione. Ma è davvero praticabile questa strada? La risposta del segretario dell’associazione dei consumatori è netta: «Lo vado sostenendo da tempo e di certo nessuno mi può accusare di essere filo Abbanoa visto che la nostra battaglia va avanti da anni, ma l’uscita non è una via legalmente praticabile a meno che uno non voglia farsi giustizia da solo. Non c’è un solo giudice che darebbe ragione al Comune che sceglie di abbandonare la gestione attuale, perché questa è stata ceduta a titolo gratuito per legge. Insomma, la delibera sarebbe carta straccia».

E allora la condanna, ammesso che tale sia, è a vita: con Abbanoa bisogna per forza convivere. «Se si sbaglia l’analisi dei problemi – prosegue Giorgio Vargiu – si sbagliano anche le soluzioni e mi pare che la dimostrazione sia arrivata dal Consiglio. Se la gestione di Abbanoa fosse ottima, qualcuno penserebbe di uscire? Penso proprio di no anche perché la gestione in autonomia di ogni singolo Comune costerebbe molto di più. E allora la battaglia da fare è proprio in questa direzione. Bisogna cambiare l’autista, non la macchina e l’unico responsabile di questa pessima gestione è la persona che da sempre guida Abbanoa». Il mirino è puntato contro il direttore generale al quale viene chiesta una gestione umana dell’ente, mentre dal consiglio regionale nessuna voce si leva per modificare la legge in favore dei cittadini.

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