La Nuova Sardegna

Oristano

Passeggiare è “missione impossibile”

di Michela Cuccu
Passeggiare è “missione impossibile”

Un’anziana signora con problemi di deambulazione scrive al sindaco e al prefetto per lamentare lo stato dei marciapiedi

04 settembre 2015
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ORISTANO. Quando le barriere architettoniche sono determinate dall’incuria e dalla maleducazione. Si potrebbe commentare così la denuncia di Luigina Porru, che, stanca di dover affrontare ogni giorno il marciapiedi sotto casa che, privo di manutenzione, si è trasformato in un percorso a ostacoli e soprattutto, preoccupata di essere costretta, un giorno, a non poter neppure uscire, ha voluto segnalare il problema alle autorità competenti.

La strada è via Einaudi, nel quartiere “Città Giardino”, sorto relativamente di recente, ma dove, evidentemente, come del resto in altre parti della città, le opere di normale manutenzione si fanno sempre meno frequentemente. Per questo la signora ha scritto al sindaco e agli assessori ai Lavori pubblici e ai Servizi sociali, ma anche al Prefetto.

Un vero e proprio dossier, corredato da fotografie che confermano una situazione di degrado piuttosto difficile da sopportare, non soltanto per un’anziana come la signora Luigina, ma per chiunque, a meno di non indossare calzature da trekking.

«Scrivo per comunicare lo stato di grave disagio che devo affrontare ogni giorno. Sono una persona anziana con gravi problemi di salute che per poter camminare, deve utilizzare un deambulatore». Il guaio è che alla signora il medico ha prescritto «di fare delle lunghe passeggiate – si legge ancora – ma non nascondo di incontrare notevoli difficoltà dovute allo stato di degrado e poca cura in cui versano i nostri marciapiedi».

Proprio per via dei marciapiedi sconnessi, spesso occupati da cumuli di rifiuti che vengono rimossi solo dopo diversi giorni, la signora racconta di essere costretta «a camminare in strada, causando notevoli difficoltà agli automobilisti, con forti rischi per la mia salute».

L’esposto si conclude con una richiesta precisa: «Volgete uno sguardo sensibile anche per le zone della città poco “visibili”», sollevando un aspetto più volte oggetto di polemiche fra cittadini e amministratori, che spesso vengono accusati di occuparsi delle zone centrali, trascurando le periferie. Le foto scattate dalla signora però dimostrano come la trascuratezza non sia sempre e solo imputabile all’amministrazione pubblica. Anche i privati cittadini sembrano preoccuparsi poco, se ad esempio, da un cancello spuntano, lunghi e spinosissimi rami di una bougaville, che attende solo di essere potata. Oppure le ramaglie, forse cadute dagli alberi del viale, che occupano un lungo tratto delle zona pedonabile, proprio a ridosso del parcheggio riservato ai disabili.

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