La Nuova Sardegna

Oristano

«Rai arrogante, cancelli un diritto»

«Rai arrogante, cancelli un diritto»

Il sindaco Tendas interviene dopo la non concessione di spazi televisivi in limba

04 agosto 2015
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ORISTANO. Fa discutere la scelta della Rai di non dar corso a trasmissioni che prevedano anche l’uso della lingua sarda. Sull’argomento è intervenuto anche il sindaco di Oristano Guido Tendas.

«Il no del Senato alle trasmissioni in lingua sarda sui canali della Rai è una scelta intollerabile che con arroganza cancella un diritto al nostro popolo".

Il primo cittadino critica la scelta del Senato di impedire che nelle trasmissioni della Rai ci sia uno spazio dedicato ai programmi in limba. «È l'ennesimo scippo alla nostra terra: non basta la progressiva chiusura dei presidi dello stato (scuole, caserme, uffici pubblici), ora anche la negazione del diritto alla nostra cultura. Una decisione che dimentica l'articolo 6 della Costituzione che stabilisce che la Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche».

«Il diritto alle trasmissioni in “lingua originale” sulla Rai è stato riconosciuto al Friuli, al Trentino e alla Valle d'Aosta, quasi che esistano diritti di serie A e diritti di serie B – dice il Sindaco Tendas – e la scelta della Rai di non riconoscere analogo diritto ad un’altra regione a Statuto Speciale come la Sardega èuò essere serenamente definita una scelta discriminatoria che sorprende anche perché questo diritto viene negato all'interno del servizio radiotelevisivo pubblico. Siamo al fianco del Presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru che ha annunciato immediate azioni con i parlamentari e con il Governo per ottenere la modifica della a tutela della nostra lingua e cultura».

Per sostenere la rivendicazione della tutela e valorizzazione della lingua e della cultura sarda, una ricchezza universale e non solo locale, il sindaco Tendas proporrà l'approvazione di un ordine del giorno da parte del Consiglio comunale.

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