La Nuova Sardegna

Oristano

Mandriola, tecnici ministeriali per la sicurezza della strada

di Claudio Zoccheddu
Mandriola, tecnici ministeriali per la sicurezza della strada

Cabras, l’arteria sul lungomare verso Putzu Idu sarà ispezionata dagli esperti delle Infrastrutture Secondo indiscrezioni nel fascicolo inviato al ministero mancherebbe la certificazione del collaudo

30 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





SAN VERO MILIS. Domani verrà scritto un capitolo importante sul futuro della chiusura del lungomare tra Putzu Idu e Mandriola. A San Vero Milis, infatti, arriveranno i tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti inviati a ridosso di Capo Mannu dalla Direzione generale per la sicurezza stradale che avranno il compito di stabilire se emanare un provvedimento che possa scavalcare tutte le decisioni degli enti locali e riaprire al traffico verso Mandriola. I tecnici, infatti, esamineranno a fondo tutte le caratteristiche della strada su cui è stata deviata la circolazione dopo la chiusura del lungomare. Sotto esame ci sarà quindi la lingua d’asfalto che conduce a Sa Rocca Tunda e Su Crastu Biancu ma che è anche l’unica alternativa possibile per raggiungere Mandriola e Su Pallosu a bordo di un’automobile. Un’alternativa che non si presenterà certo con l’abito della festa: la strada è stretta, densa di incroci a raso e sprovvista di ogni tipo di indicazione. Tuttavia, deve sopportare il traffico estivo, diurno e notturno, diretto verso le spiagge di Capo Mannu e i locali della zona. Tutte le perplessità sono alla base della segnalazione presentata al ministero diversi mesi fa dall’avvocato Rossella Oppo, per conto dei cittadini Salvatore Manconi e Antonio Lochi. Era in quelle carte, accompagnate da relazioni tecniche oltre che da osservazioni di diritto, che si chiedeva la revoca dell’ordinanza emessa dall’ex sindaco Flavia Adelia Murru. E proprio dal fascicolo inviato al ministero che trapela un’indiscrezione sull’assenza del collaudo della strada per Sa Rocca Tunda. Insomma, una lunga lista di punti oscuri che i tecnici del ministero dovranno chiarire. Il sindaco, Luigi Tedeschi, punta tutto sulla sicurezza. «Chiederò soltanto che venga assicurata l’incolumità dei cittadini che, dopo l’approvazione del Piano di utilizzo dei litorali e la conseguente chiusura del lungomare, non è più una certezza da queste parti». L’ultimo episodio è accaduto martedì sera, quando due ciclisti che attraversavano il lungomare hanno investito un bambino. Per fortuna l’incidente non ha avuto conseguenze drammatiche, anche se si è concluso con una visita di controllo al pronto soccorso dell’ospedale di Oristano. Purtroppo, il mancato rispetto dei divieti e l’impossibilità di controllare giorno e notte un territorio vastissimo – e molto trafficato durante la fase più calda dell’estate – hanno causato incidenti e perplessità che oscurano anche il futuro turistico delle borgate marine: «Paghiamo il peso di alcune scelte assolutamente incomprensibili che sono state fatte dall’amministrazione che ci ha preceduto. Adesso speriamo che il Ministero possa perlomeno verificare se esistono le condizioni per tenere aperta la strada per Sa Rocca Tunda», ha concluso il Sindaco.

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative