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Sedilo, l’Ardia dell’Ottava e la passione che travolge

Sedilo, l’Ardia dell’Ottava e la passione che travolge

Ieri la meticolosa fase di preparazione delle cartucce a salve per i fucilieri Per la corsa a piedi del 19 l’entusiasmo della prima pandela Costantino Faedda

13 luglio 2015
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SEDILO. Con il rituale della preparazione delle cartucce si è aperta l’ultima settimana di attesa per le tre pandele chiamate a rappresentare l’atto conclusivo dell’Ardia, l’Ottava di San Costantino. In occasione della corsa a piedi, in programa domenica 19, saranno utilizzati cinquemila bossoli caricati a salve. Circa un terzo delle munizioni è stato confezionato a mano ieri mattina dai fucilieri e da un gruppo di volontari che, organizzati in una sorta di catena di montaggio, hanno dosato la mistura di polvere da sparo e polenta (l’ingrediente usato per ottenere la decompressione del materiale esplosivo), riempito e sigillato millecinquecento cartucce.

Un’operazione che ha richiesto alcune ore di lavoro, perizia e una buona dose di pazienza, generosamente dispensate per la riuscita della manifestazione in programma domenica prossima. Ognuno dei diciannove fucilieri “reclutati” per accompagnare il corteo dei corridori avrà in dotazione circa 260 munizioni, che saranno esplose durante il tragitto percorso dalla fanteria di Costantino dal momento della consegna degli stendardi, nella piazza parrocchiale, sino all’anfiteatro e ritorno.

Nel mezzo, la corsa lungo il tracciato che si dipana fino al santuario. Ad assumere il comando delle operazioni sarà Costantino Faedda, nominato primo alfiere a 34 anni, dopo averne attesi 23. «In passato ho chiesto diverse volte di poter fare la prima pandela e quando è arrivata la chiamata ho accettato di slancio perché guidare la corsa è il sogno che coltiva ogni bambino a Sedilo. Con il tempo, arrivano anche le motivazioni», ha raccontato il caporalmaggiore della Brigata Sassari.

Il capocorsa ha affidato il ruolo di seconda e terza bandiera a Guido Manca, imprenditore di 39 anni, e al 33enne Marco Cuscusa, sergente del 32° Genio Guastatori degli Alpini. A guidare Costantino Faedda nella scelta il profondo sentimento di amicizia che da tempo lega i tre. «Siamo orgogliosi di partecipare e di accompagnare la prima pandela e faremo di tutto perché la manifestazione riesca nel migliore dei modi» ha promesso Marco Cuscusa. Guido Manca è l’unico cavaliere dei tre, ma guai anche per lui a definire l’Ottava “Ardia minore”: «Il trasporto e il coinvolgimento sono gli stessi – ha sottolineato il secondo alfiere, che quel sentiero lo ha battuto decine di volte sia a cavallo che in scarpe da corsa -. La prima è più pericolosa, ma l’emozione è identica e condurre la corsa a piedi implica un grande carico di responsabilità».

La settimana che prelude all’ultimo tributo al santo è cominciata nel segno dell’entusiasmo per il tempo che sta per compiersi.

Maria Antonietta Cossu

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