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Doddore al presidente Mattarella: "Visite mediche per i magistrati"

L'indipendentista Salvatore "Doddore" Meloni
L'indipendentista Salvatore "Doddore" Meloni

"I controlli sul loro stato fisico mentale dovrebbero essere ancora più assidui e stringenti: come per noi camionisti"

02 luglio 2015
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ORISTANO. Una lettera raccomandata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del Consiglio superiore della magistratura, per chiedergli se non sia il caso di sottoporre i giudici italiani a periodiche revisioni psico-fisiche come succede per i camionisti e per i loro mezzi. È l'ultima iniziativa politica dell'indipendentista di Terralba, Salvatore Meloni, che nella lettera inviata al capo dello Stato si presenta come presidente del Movimento indipendentista sardo "Meris in dommu nosta" e si dice vittima, assieme al suo movimento e alla sua famiglia, di un «accanimento giudiziario» che sconfina in una sorta di «persecuzione politica, che si formalizza ogni giorno e con una tale intensità da ledere ogni mio diritto personale, legale, politico e che comprende anche i diritti politici del Movimento indipendentista Meris e dei suoi tesserati».

«Io che faccio il camionista - spiega Meloni al presidente Mattarella - ogni due anni per avere il rinnovo della patente. Devo presentarmi a una commissione medica che attesti la mia personale salute psicofisica. Credo che anche i magistrati debbano essere sottoposti a periodiche revisioni psico-fisìche e che anzi tali controlli sul loro stato fisico mentale dovrebbero essere ancora più assidui e stringenti».

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