La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, cinquantenne attaccato da un cane perde una falange

Bosa, cinquantenne attaccato da un cane perde una falange

L’uomo è stato assalito mentre usciva di casa: ha cercato di proteggere il viso e il collo, ma è stato morso alla mano

10 giugno 2015
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BOSA. Attaccato da un cane, che gli ha staccato di netto un dito con un morso, un cinquantenne di Bosa è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale per le gravi ferite riportate. Sull’episodio, avvenuto nelle scorse ore nel quartiere di Terridi, stanno svolgendo indagini gli agenti della polizia municipale.

«Si tratta di un episodio inaccettabile, l’amministrazione si sta già muovendo nella lotta al randagismo, ma occorre attenzione da parte dei proprietari degli animali»” commenta il sindaco Luigi Mastino. L’episodio si è verificato intorno alle undici di domenica, quando un grosso meticcio si è improvvisamente avventato contro un cinquantenne di Bosa che usciva di casa, da una delle abitazioni del popoloso quartiere Terridi. L’uomo, vedendo che il cane puntava alla gola, ha tentato di difendersi portando la mano al volto. L’animale gli ha staccato di netto con un morso parte del dito mignolo, procurandogli ferite al labbro e ad un braccio medicate in ospedale con numerosi punti di sutura.

A Terridi sono intervenuti gli agenti del corpo di polizia municipale, che hanno avviato le indagini. Sulle quali vige uno stretto riserbo, anche se secondo alcune indiscrezioni il cane potrebbe non essere un randagio.

« È una situazione inaccettabile, non è possibile che un cittadino non possa passeggiare in sicurezza. L’episodio è stato segnalato anche alla magistratura» conferma il sindaco. Che attende ora una relazione al termine delle verifiche dei vigili. «Insieme alla giunta, alla luce di quanto accaduto, verificheremo su come intervenire ulteriormente nella lotta al randagismo. A breve dovrebbe prendere servizio la nuova Compagnia barracellare, che sarà certamente utile anche in questo contesto. Ma è chiaro che i proprietari o detentori di cani devono adottare tutte le possibili regole di sicurezza e prudenza. Non voglio pensare – conclude Mastino – a cosa sarebbe potuto accadere se anziché una persona adulta questo animale avesse attaccato un bambino indifeso». (al.fa.)

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