La Nuova Sardegna

SANTA GIUSTA. Primo incontro e prime direttive. Oggi il sindaco Antonello Figus, appena eletto, avrà un faccia a faccia con il personale dipendente degli uffici comunali. Riparte da qui la seconda avventura alla guida del Comune dopo la parentesi di Angelo Pinna. «Sulla qualità dei nostri dipendenti non discuto – afferma il nuovo sindaco –, ma ci sono diversi aspetti della macchina burocratica da riorganizzare».

Proprio sugli uffici e sul loro lavoro punterà il primo cittadino: «La mia elezione arriva nel momento in cui ripartono i sette anni durante i quali l’Unione Europea garantisce tanti finanziamenti. Già durante la precedente gestione amministrativa, quando avevamo ottenuto dieci milioni in cinque anni, avevamo costituito uno staff e sarà ancora una volta il primo obiettivo. Lo ritengo indispensabile per garantire un livello di sviluppo che non si basi solo sul contingente».

Da qui si passerà alla programmazione territoriale e sovracomunale che negli ultimi anni ha subito uno stop generale. «Ci proporremo come stimolo per l’intera zona, ben sapendo che tutti i Comuni sono interessati a un livello di programmazione e di progettazione che vada oltre i confini del proprio paese», prosegue Antonello Figus che ieri ha scambiato le prime chiacchiere anche con il sindaco del capoluogo, Guido Tendas, al quale ha riproposto i discorsi legati all’Area Vasta e rimasti in sospeso.

Ultimo capitolo il Consorzio Industriale. Santa Giusta possiede l’80% dei terreni dell’area industriale, «ma conta come il due di picche. Dobbiamo avere un peso sulle scelte che vengono fatte, perché ogni progetto grava sull’attività dei nostri uffici comunali».

Enrico Carta