La Nuova Sardegna

SAN VERO MILIS. Sono gli agenti del Corpo forestale e di vigilanza ambientale a raccontare della lottizzazione abusiva sorta nelle campagne retrostanti alla località marina di Sa Rocca Tunda e finita sotto sequestro alcune estati fa. Di fronte al giudice monocratico Antonio Enna hanno ripercorso le fasi dell’indagine, gli accertamenti che portarono poi al blitz e all’apposizione dei sigilli. Secondo il pubblico ministero Ivan Sanna, una serie di strutture e di opere di urbanizzazione avrebbe trasformato l’area in una lottizzazione che però non avrebbe avuto i requisiti per sorgere in quella zona protetta da vincoli e tutele particolari collegati al piano paesaggistico regionale. Nemmeno la frammentazione del terreno, venduto dall’ex proprietario Mario Dessì a una serie di acquirenti, sarebbe stata legittima. Secondo l’accusa, la suddivisione in lotti, vista la tipologia urbanistica della superficie, non poteva avvenire e la firma del notaio sugli atti di compravendita non ha tenuto alla larga dal processo i compratori. Tanto più che sul terreno sorsero diverse opere. Difesi dagli avvocati Marco Martinez, Giuseppe Motzo, Maurizio Santarelli e Giuseppina Baratta, sono in diciassette a processo.