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TERRALBA

Canapa indiana nel box: arrestato, patteggia sei mesi

Canapa indiana nel box: arrestato, patteggia sei mesi

TERRALBA. Nel garage sotto casa invece dell'auto aveva realizzato una sofisticata serra dove coltivava canapa indiana. La coltivazione questa volta però non ha prodotto quanto sperato perché la...

01 maggio 2015
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TERRALBA. Nel garage sotto casa invece dell'auto aveva realizzato una sofisticata serra dove coltivava canapa indiana. La coltivazione questa volta però non ha prodotto quanto sperato perché la polizia ha scoperto tutto arrestato il coltivatore provetto.

In manette, con l'accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, è finito Marco Uras, 20 anni, di Terralba. Il giovane è stato anche processato per rito direttissimo. Davanti al giudice monocratico ha patteggiato una condanna a 6 mesi oltre al pagamento di una ammenda di 1.100 euro.

La scoperta della serra è venuta alla luce qualche giorno fa al termine i una lunga e complessa indagini portata avanti dagli agenti della squadra volanti e della mobile, sotto le direttive del dirigente Dario Mongiovì.

Quando la polizia ha fatto irruzione nell'abitazione, dove il giovane vive insieme ad una ragazza, ha scoperto la serra di “Cannabis”. All'interno sono state ritrovate 23 piante in avanzato stato di maturazione e tutta l'attrezzatura per produrre e confezionare lo stupefacente. La serra era dotata di un apposito impianto di illuminazione e di ventilazione. La scoperta del laboratorio è importante per la polizia, anche perché Marco Uras, non aveva precedenti specifici.

I dettagli dell'operazione sono stati illustrati ieri mattina nel corso di una conferenza stampa dal questore: «Da tempo stiamo intensificando i controlli nel Terralbese – ha spiegato Francesco di Ruberto –. Una zona a rischio che conferma l'aumento dell’uso delle sostanze stupefacenti. Purtroppo riguarda sempre più i giovani, gli studenti e le fasce deboli».

Prima di individuare la serra di “cannabis” erano finiti in carcere altri due giovani Giuseppe Garau di Oristano e Luca Steri, di Guspini. Quest'ultimo era stato sorpreso su un autobus insieme agli studenti ell'Istituto alberghiero. (e.s.)

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