La Nuova Sardegna

Oristano

Delitto Murranca, indagato resta in carcere

di Enrico Carta
Delitto Murranca, indagato resta in carcere

Pompu, il giudice ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata da Graziano Congiu

30 dicembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





POMPU. Graziano Congiu resta dietro le sbarre. La cella di Massama nella quale si trova rinchiuso non si aprirà in questi giorni di fine anno. La richiesta di scarcerazione presentata dall’avvocato difensore Angelo Battista Marras è stata infatti respinta dal giudice per le indagini preliminari, Silvia Palmas, la stessa che aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare per i tre indagati dell’omicidio del venditore ambulante Antonio Murranca (74 anni), il cui cadavere fu poi bruciato nelle campagne di Marrubiu e ritrovato alcuni giorni dopo il delitto.

Graziano Congiu, trentenne residente a Ruinas e la cui famiglia è originaria di Orgosolo, era stato l’unico a chiedere immediatamente la scarcerazione. Su questa opzione non avevano invece puntato gli altri due arrestati, gli allevatori di Pompu Stefano Murru, 39 anni difeso dall’avvocato Cesare Sonis, e Lorenzo Contu, 51 anni difeso dagli avvocati Carlo Figus e Serena Contini. Strategie difensive diverse hanno quindi accompagnato i tre amici sospettati di aver ucciso Tonino Murranca. L’ordinanza di custodia cautelare era scattata a metà mese e, per ora, il gip non ha intenzione di tornare sui suoi passi.

Le motivazioni con le quali ha respinto la richiesta di revoca della misura cautelare sono brevi e nette. Rispetto alle settimane precedenti non è mutato il quadro indiziario e non sono emersi elementi nuovi. Del resto nessuno dei tre sospettati aveva accettato di rispondere alle domande del giudice: i tre amici si erano infatti avvalsi della facoltà di non rispondere, rimandando a un momento successivo eventuali dichiarazioni sui gravissimi reati che gli vengono contestati – oltre all’omicidio volontario, ci sono anche l’occultamento e la distruzione del cadavere –.

Incassata quindi questa prima decisione, la difesa di Graziano Congiu ha ora la possibilità di ricorrere al tribunale del riesame, ma lo farà solo dopo che gli esperti avranno completato l’esame sui dvd e i cd che contengono riprese filmate e intercettazioni, ovvero quegli indizi che avevano portato il pubblico ministero Paolo De Falco a richiedere la custodia cautelare poi accordata.

In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative