La Nuova Sardegna

Oristano

il manager che va via

Il bilancio di Mariano Meloni: «Ecco l’Azienda che lascio»

ORISTANO. Mariano Meloni, dopo quasi tre anni trascorsi nel ruolo di direttore generale della Asl 5, domani passerà il testimone a seguito del commissariamento delle Aziende sanitarie deciso dalle...

28 dicembre 2014
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ORISTANO. Mariano Meloni, dopo quasi tre anni trascorsi nel ruolo di direttore generale della Asl 5, domani passerà il testimone a seguito del commissariamento delle Aziende sanitarie deciso dalle Regione. È tempo di bilanci, dunque, per il manager che probabilmente sarà ricordato per essere riuscito ad aprire, dopo quasi nove anni di attesa, il corpo Dea dell’ospedale san Martino, di Oristano: la nuova ala del nosocomio che ospita pronto soccorso, rianimazione, radiologia e cinque sale operatorie. Non è stato l’unico intervento in positivo, realizzato. In una nota, infatti Meloni elenca i diversi traguardi raggiunti, a partire «dall’ampliamento dal laboratorio di emodinamica per la diagnosi e la cura delle patologie coronariche, la cui attività è stata estesa 24 ore su 24, al rafforzamento delle attività di dialisi e predialisi a Oristano e sul territorio (raddoppiata a Ghilarza e che presto verrà effettuata anche a Bosa); dalla sperimentazione del modello, unico in Sardegna, di week surgery al Delogu, all'avvio, negli ospedali di Bosa e Ghilarza, della chirurgia urologica, ginecologica, oculistica e ortopedica».

A questo si aggiunge «la riorganizzazione del servizio di radiologia territoriale» e l’ampliamento dell’orario «di diversi servizi al sabato .Impegnativo è stato l'investimento tecnologico, che ha permesso di digitalizzare, alcuni esempi fra i tanti, l'attività di radiologia, favorendo lo scambio delle informazioni e consentendo un notevole risparmio economico; di scaricare il referto dei laboratori analisi on line; di effettuare i prelievi dei pazienti in terapia anticoagulante orale, in punti prelievo decentrati o in farmacie convenzionate».

L’ex direttore generale ricorda che «anche sul territorio l'attenzione è stata forte: sono stati avviati i lavori per i poliambulatori di Laconi e Ales, bandito l'appalto per la Casa della Salute di Bosa e soprattutto, salvato in extremis il finanziamento da 1.835.000 euro per quella di Terralba, una struttura che, dopo una contrastata vicenda causata dai vincoli posti dal piano delle fasce fluviali, potrà finalmente essere realizzata».

Secondo il manager uscente «Si tratta di risultati ottenuti riuscendo peraltro a risanare l'Azienda dal punto di vista economico e permettendole di raggiungere oggi un sostanziale pareggio di bilancio». Sul fronte interno «importante è stato l'investimento nel miglioramento della performance dei dipendenti, della trasparenza e della lotta alla corruzione, con un impegno fermo al contrasto dell'illegalità».

«Questa – conclude Meloni – è stata un'esperienza che mi ha arricchito molto professionalmente».

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