La Nuova Sardegna

Oristano

ALES

I diritti dei bambini, una giornata per scoprirli con loro

ALES. Giocare, ascoltare, sperimentare e scoprire insieme, genitori e figli, il mondo dei bambini. L’infanzia viene racconta attraverso i suoi diritti, così come dovrebbe essere e invece, talvolta,...

28 dicembre 2014
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ALES. Giocare, ascoltare, sperimentare e scoprire insieme, genitori e figli, il mondo dei bambini. L’infanzia viene racconta attraverso i suoi diritti, così come dovrebbe essere e invece, talvolta, non è. Su questo tema il Centro di Aggregazione sociale del Comune in collaborazione con la Biblioteca comunale “Peppinetto Boy”, il Museo del gioco tradizionale della Sardegna e la Pro loco organizzano per il 5 di Gennaio una “Giornata sui diritti naturali dei bambini”. Un pomeriggio, dalle 15.30 sino alle 19, per coinvolgere tutti i partecipanti nella scoperta del “Percorso dei diritti naturali” che sarà allestito nei locali del centro di aggregazione (casa parco) e in piazza Santa Maria. Il periodo prescelto per l’ iniziativa è quello delle festività natalizie quando le famiglie, lontane dalla routine quotidiana, hanno più tempo da trascorrere insieme. Esiste un decalogo dei diritti naturali dei bambini, regole fondamentali per un sano sviluppo dell’individuo. Si tratta di diritti semplici, ma troppo spesso trascurati dalla società moderna che impone regole e ritmi che non sempre si conciliano con i bisogni dei piccoli. Oggi i bambini, allo stesso modo dei grandi, hanno il tempo programmato dalla famiglia e dalla scuola. Non c’è, dunque, spazio per l’imprevisto, per il gioco autogestito, non c’è tempo per quello che viene definito “diritto all’ozio” come momento di riposo produttivo. Anche il gioco, strumento fondamentale, è offerto dal mercato, preconfezionato e informatizzato e ciò fa perdere ai bambini il piacere di usare le mani per costruire, inventare, per sporcarsi con la terra. Spesso viene meno anche il diritto all’ascolto e al dialogo, mentre basterebbe spegnere la tv e dedicare del tempo al racconto di storie, fiabe attraverso le quali si possa interloquire con i bambini. C’è poi il “diritto alla piazza”, luogo di incontro tra le persone, dove i bambini dovrebbero essere liberi di giocare senza pericoli, un diritto che non esiste più nelle grandi città, ma che, fortunatamente, si conserva ancora nei piccoli centri.

Ivana Fulghesu

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