La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa

Orto allagato da una maxi perdita, nessuno interviene

di Alessandro Farina
Orto allagato da una maxi perdita, nessuno interviene

BOSA. Già prima della scorsa estate una perdita idrica, sul bordo della strada che mette in collegamento piazza Santa Giusta con gli orti sulla sponda destra del Temo e la diga di Monte Crispu,...

22 dicembre 2014
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Già prima della scorsa estate una perdita idrica, sul bordo della strada che mette in collegamento piazza Santa Giusta con gli orti sulla sponda destra del Temo e la diga di Monte Crispu, alimentava i canali di drenaggio delle acque nei terreni confinanti. «C'è da sette mesi, l'ho segnalata ma qui non si è visto nessuno per le riparazioni, e la terra del mio orto è sempre zuppa d'acqua», racconta il proprietario di un appezzamento vicino alla falla. Dal terreno sulla destra dell'arteria rurale, in direzione della diga, si vedono le strutture di un maneggio dall'altra parte della carreggiata, l'acqua esce a fiotti da una pozza e forma un rigagnolo che scorre attraverso un canale di drenaggio che divide due proprietà. Da questo punto, il liquido percorre ancora diversi metri prima di arrivare a una biforcazione, dove ristagna formando un piccolo laghetto. «Questa è la situazione da sette mesi», racconta Sebastiano Congiu, bosano, commerciante in pensione che da qualche anno si dedica a coltivare il suo piccolo orto nella fertile vallata del Temo. «Quando mi sono accorto della perdita ho avvisato chi ha le competenze per risolvere la situazione. Ma, a riparare la falla non si è mai visto nessuno e l'acqua continua a uscire, disperdendosi nel terreno». Il risultato è che terra si accumula nel canale di drenaggio dell'acqua piovana, alimentato anche da quella potabile della rete. L'acqua, inoltre, non riuscendo a disperdersi o a essere assorbita, inzuppa la terra e ristagna nella parte del terreno più lontana dall'ingresso. «D'estate, in autunno e ora d'inverno. Si figuri quando piove cosa succede», afferma perplesso il pensionato che ricorda come in passato sulla falla si sia intervenuti per riparazioni: «Almeno altre due volte». Dopo mesi di perdite nella terra, la pazienza dell'uomo però sembra proprio arrivata al limite della sopportazione: «Mi dispiace vedere tanta acqua andare sprecata, senza contare i danni al terreno. A questo punto credo che sarò costretto a rivolgermi a un legale. Così non si può andare avanti», annuncia il pensionato. Anche se, la speranza è che chi ha competenza su quel tratto di condotta finalmente intervenga. «Altrimenti, alla fine al posto degli ortaggi ci potrò piantare il riso», scherza Sebastiano Congiu con un tono sarcastico che nasconde però una punta di comprensibile amarezza.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative