La Nuova Sardegna

Oristano

Un’assemblea per spiegare le novità del Sic

Un’assemblea per spiegare le novità del Sic

Bonarcado, presentati gli adeguamenti. Si cercherà di far coesistere le attività agropastorali

21 dicembre 2014
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BONARCADO. È stato presentato giovedì scorso durante la riunione del consiglio comunale il documento per l’adozione del Piano di Gestione – adeguamento 2014 – sito 2000 del Sito di interesse comunitario relativo all’area compresa tra il rio Sos Molinos, Sos Lavros e monte Urtigu, nelle campagne di Santu Lussurgiu, che è capofila del progetto, e Bonarcado.

Gli elaborati contenenti gli studi effettuati da un gruppo di lavoro specializzato, tiene conto delle particolari caratteristiche orografiche, geografiche e antropiche del territorio compreso all’interno dell’area individuata (circa 26 ettari, di cui 14 ricadenti nel comune di Santu Lussurgiu e 12 in quello di Bonarcado), sono stati pubblicati nell’albo pretorio del comune e saranno disponibili per eventuali modifiche o integrazioni, fino al prossimo 30 dicembre.

L’area considerata è di grandissimo interesse faunistico e ambientale e si contraddistingue per la presenza di circa un’ottantina di specie endemiche diverse protette da convenzioni internazionali, alcune di esse, come la testuggine palustre e la trota sarda, sono inserite nella “lista rossa” perché a rischio estinzione.

Il Sic “Sos Molinos”, oltre ad essere un’area importante per la fauna durante il periodo riproduttivo si caratterizza anche come luogo di sosta per molte specie di uccelli migratori, che vi si fermano per svernare.

Altro aspetto importante è quello che attiene alla salvaguardia dell’area grazie all’attività di tutela prevista dal piano di gestione, che non costituirà limitazione al pascolo ma grazie alla sua regolamentazione, nell’arco di pochi anni, porterà benefici notevoli all’ambiente.

«Se il carico di bestiame non è elevato – si legge nell’elaborato – rappresenta un’attività indispensabile per la conservazione degli habitat e della biodiversità». Una volta assoggettata alle norme che disciplinano i siti di interesse comunitario, per evitare fenomeni di erosione del suolo, il taglio della vegetazione arborea e arbustiva non potrà essere effettuato in maniera indiscriminata ma sarà regolamentato. La conservazione dell’ambiente, grazie all’attività di tutela della fauna e della flora, nel volgere di pochi anni, porterà benefici anche sotto l’aspetto occupazionale e contribuirà a incrementare il movimento turistico.

A fine anno è in programma un’assemblea pubblica che si propone di informare i cittadini sugli effetti che produrrà l’adozione del Sic per il territorio e per i cittadini dei due comuni. In quell’occasione potranno essere rappresentate eventuali perplessità e formulate proposte di interesse comune.

Piero Marongiu

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