Genoni, una nuova vita per il museo dei cavallini
di Ivana Fulghesu
Riapre al pubblico la struttura che ospita la storia della Giara e della cittadina Tra le novità anche una serie di interviste che riportano agli anni della guerra
21 dicembre 2014
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GENONI. Dopo un periodo di chiusura per ristrutturazione e riorganizzazione, riapre al pubblico con una veste assolutamente rinnovata , il museo del cavallino della Giara. L'aggiornamento del museo ha coinvolto i cittadini in un percorso di ricostruzione della memoria storica. Il risultato dà grande soddisfazione e il paese del Sarcidano si mostra capace di preservare la memoria storica e farne un'interessante proposta rivolta al turismo culturale.
L'inaugurazione e la visita al museo è fissata per il 28 dicembre alle ore 16, dopo la presentazione, nella sala conferenze del centro sociale, del libro con i testi editi da Giulio Angioni, docente di antropologia all'Università di Cagliari. «Nel corso della presentazione del libro», dice il Sindaco Roberto Soddu, «si discuterà della valorizzazione del nostro patrimonio materiale e immateriale; un evento assolutamente importante per la conoscenza e la crescita culturale della nostra comunità. «Il museo del cavallino della Giara, allestito in un'antica casa campidanese, nasce con l'obiettivo di valorizzare e preservare due aspetti caratterizzanti del territorio: il cavallino della Giara, una razza antica e unica al mondo, e gli usi e costumi di un territorio ricco di tradizioni, in parte, legate proprio al cavallo. «Il lavoro di aggiornamento del museo ha previsto una serie di interviste alla popolazione locale che ha vissuto gli anni della guerra. I genonesi sono stati invitati a partecipare e la risposta è stata importante e attiva.
«Le microstorie raccontate si legano al territorio senza mai scindersi dal contesto, ma dando un ulteriore spaccato documentario che ci impone, per dovere documentario, un sistema museografico espositivo alternativo», scrivono i responsabili del museo. Il museo del cavallino della Giara, nel corso di questi ultimi anni, è diventato un importante punto di riferimento anche per le scuole; per questo motivo, e con l’intento di coinvolgere anche i più piccoli, le interviste sono passate nelle mani di una nota artista, l’illustratrice Pia Valentinis che, dopo aver analizzato il materiale raccolto, lo ha trasferito in illustrazioni. Quadri, quelle della pittrice friulana ma cagliaritana d’adozione, che rafforzano l’esposizione museale con l’obiettivo ambizioso di raggiungere sensibilità differenti.
