La Nuova Sardegna

Oristano

Tecnologia e monumenti, un codice per identificarli

di Cristina Diana
Tecnologia e monumenti, un codice per identificarli

Da Terralba l’idea di un giovane: dotare tutti i siti importanti di un codice Qr Attraverso un badge sarà possibile conoscere tutte le informazioni

20 dicembre 2014
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TERRALBA. Custodire e far conoscere la storia e la ricchezza del territorio attraverso le più moderne tecnologie. Questa la mission di Sempervivum, start-up di un giovane terralbese che ieri mattina ha fatto parlare di sé con un’installazione posizionata a Oristano in piazza Eleonora. Il progetto innovativo, portato avanti dal diciannovenne Michele Rosas in collaborazione con altri operatori del settore informatico, ha realizzato un’azione di guerriglia marketing, che proseguirà anche nella giornata di oggi, in cui una rappresentazione pittorica della Sardegna e sei suoi monumenti viene illuminata dall’arrivo di Sempervivum e dei suoi servizi. «L’idea è nata una domenica in cui volevamo uscire con la famiglia ma non sapevamo bene dove andare – racconta Michele –. Abbiamo riflettuto che pur essendo il nostro un territorio con tante risorse, tante non sono proprio conosciute». Da lì parte l’idea: perchè non rendere immediatamente fruibili e conoscibili da tutti i siti di interesse storico, artistico ed archeologico? A rendere possibile questo grande lavoro di divulgazione arriva la tecnologia: a tutti siti di interesse che aderiranno alla rete di Semper vivum verrà attaccato un piccolo badge con un codice Qr, che funziona grazie agli smartphone e ai tablet. Basterà fotografare il codice col proprio dispositivo per potersi collegare al portale di sempervivum.it con tutte le informazioni e la storia riguardo a quel particolare sito. Una tecnologia importantissima per valorizzare il patrimonio storico archeologico e culturale del territorio. «Stiamo contattando diversi comuni ed istituzioni, chi vorrà aderire al nostro progetto per inserire nella nostra rete i propri monumenti dovrà acquistare un pacchetto commerciale – spiega Michele –. Successivamente però, a fine anno, se avremo venduto degli spazi pubblicitari all’interno del nostro portale, verrà restituita ai Comuni una percentuale dei costi sostenuti, in modo che vengano reinvestiti nella valorizzazione e manutenzione dei siti». L’idea quindi è quella di sostenere le spese, oltre che con i pacchetti acquistati dalle istituzioni, anche con la pubblicità. Ma il progetto non sarà rivolto solo al pubblico ma anche al privato. Tra le proposte c’è anche quella di fornire un servizio di archivio di immagini e contenuti anche all’interno dei cimiteri. Nella lapide verrebbe apposto un badge con il codice Qr in cui l’azienda ha provveduto a inserire foto e filmati del defunto come richiesto dai familiari.

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