La Nuova Sardegna

Oristano

Multe on line: “bacchettate” al Comune

di Claudio Zoccheddu
Multe on line: “bacchettate” al Comune

Il Garante per la protezione dei dati personali richiama l’amministrazione dopo la pubblicazione di un elenco di cittadini

18 dicembre 2014
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ORISTANO. Il dubbio era venuto a molti. Leggere il proprio nome tra le righe di una lista di trasgressori, sia pure per un semplice divieto di sosta o per la cedola scaduta di un parcheggio a pagamento, non aveva fatto piacere ai tantissimi oristanesi schiaffati sulle pagine del sito internet del Comune.

Ora che la questione degli elenchi dei multati pubblicate sul sito del Comune è stata affrontata anche dal Garante della privacy, chi aveva storto il naso può iscriversi al gruppo del “Te l’avevo detto”. Nei giorni scorsi, infatti, all’indirizzo elettronico della posta certificata del municipio è stata recapitata una e-mail paritta direttamente dall’ufficio del Garante per la protezione dei dati personali. Niente di clamoroso, almeno per il momento. Il dirigente, Claudio Filippi, si è limitato a una cortese richiesta di informazioni che, però, ha già provocato un effetto da non sottovalutare: dal sito internet sono spariti gli elenchi che avevano stimolato la curiosità e lo spirito voyeuristico di tanti oristanesi.

Una cancellazione decisamente repentina che aumenta in maniera esponenziale dubbi e congetture. In ogni caso, tutte le incertezze dovranno essere chiarite entro un ventina di giorni. Oltre alla cortese richiesta informazioni, il Garante delle privacy ha invitato, con tono autorevole, “a fornire, entro e non oltre il 16 gennaio, i presupposti normativi alla luce dei quali sarebbero stati diffusi i dati personali dei soggetti destinatari di contravvenzioni amministrative”.

Non solo, dal garante è arrivato anche una sorta di riepilogo in materia di trattamento dei dati personali: «La diffusione dei dati personali», scrive Filippi, «e di qualunque informazione relativa a persone fisiche, identificate o identificabili, anche indirettamente, con riferimento a qualsiasi altra informazione, compreso un numero di identificazione personale, è ammessa da parte dei soggetti pubblici unicamente quando è prevista da una norma di legge o da un regolamento». Nello specifico, il garante ha recentemente approvato le linee guida per il trattamento dei dati personali, era il 15 maggio 2014, che hanno sostituito le vecchie indicazioni sulla privacy dei cittadini vista dagli occhi degli enti pubblici. Infatti, le ultime righe delle missiva recapitata ieri in Comune sono dedicate proprio alle nuove imposizioni: «Si prega di comunicare le iniziative assunte, o da assumere, per garantire l’osservanza delle nuove linee guida».

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