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Carrus: «Museo, entro l’anno il progetto definitivo»

Carrus: «Museo, entro l’anno il progetto definitivo»

ORISTANO. Ancora nelle scuole dell'Oristanese non è arrivato, ma non è escluso che possa oltrepassare i confini e andare sui banchi delle scuole elementari e medie di tutta la Sardegna. Non si sa...

18 dicembre 2014
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ORISTANO. Ancora nelle scuole dell'Oristanese non è arrivato, ma non è escluso che possa oltrepassare i confini e andare sui banchi delle scuole elementari e medie di tutta la Sardegna. Non si sa nemmeno quale sia stato l'impegno finanziario, solo che si tratta di una prima edizione. È la pubblicazione bilingue “Antichi Padri di Monte ‘e Prama, edita dalla Provincia di Oristano con la collaborazione di Graziella Pinna Arconte, Enzo Marciante e Antonio Ignazio Garau. Una lettura delle 45 pagine in un formato molto particolare: per comunicare i segreti e la storia dei Giganti è stato, infatti, scelto il formato del fumetto. «È un libretto molto interessante e che presenta un formato accattivante, i Giganti meritano tutta le attenzioni della Terra e solleticano tantissime iniziative, di cui questa è solo una delle tante ideate dalla Provincia» ha commentato ieri mattina alla conferenza stampa di presentazione il presidente della Provincia, Massimiliano de Seenen. Oltre agli autori, sono intervenuti anche due diretti interessati dal progetto, in quanto cittadini di Cabras, il consigliere provinciale Efisio Trincas e il sindaco Cristiano Carrus. «Si tratta di un'iniziativa importante e ci impegneremo affinché l'opuscolo arrivi il più presto a Cabras - ha aggiunto Cristiano Carrus -. Entro il 2014 approveremo anche il progetto definitivo per l'ampliamento del museo di Cabras, già finanziato dal Mibac e al quale il Comune contribuirà per la parte che potrà. Entro gennaio lo presenteremo, con la previsione di realizzarlo in pochi mesi. I reperti rinvenuti a Cabras, e ora qui conservati, staranno nel Sinis e stiamo per chiudere anche l'accordo che ci porterà al restauro in loco, senza costi per l'amministrazione, con il Centro archeologico di Roma che già sta lavorando a Mont'e Prama. Appena arriveranno le autorizzazioni, potremmo pensare anche a un percorso museale che permetta ai visitatori di scoprire anche questo aspetto, per vivere tutte le fasi dal ritrovamento all'esposizione. Vedremo cosa si potrà fare».

Caterina Cossu

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