La Nuova Sardegna

Oristano

Omicidio Murranca, i tre amici pronti a lasciare la Sardegna

di Enrico Carta
Omicidio Murranca, i tre amici pronti a lasciare la Sardegna

Pompu, i magistrati ipotizzavano il pericolo di fuga È uno dei motivi che hanno portato alla custodia cautelare

16 dicembre 2014
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POMPU. Indizi di colpevolezza e non solo. Tra i motivi che hanno portato all’arresto dei tre amici sospettati di aver ucciso Antonio Murranca e poi di averne bruciato il corpo nelle campagne di Marrubiu, ce n’è un secondo: il giudice per le indagini preliminari, Silvia Palmas, nella sua ordinanza, fa infatti riferimento al pericolo di fuga. Possibile che tre persone dalle scarsissime o pressoché nulle disponibilità economiche fossero in grado di farlo? Possibile, perché tra le tante intercettazioni raccolte dagli inquirenti in questi mesi ne spunta una in cui i tre indagati parlano anche di lasciare la Sardegna per cercare fortuna altrove.

Tra i motivi per cui il pubblico ministero Paolo De Falco aveva chiesto, sino a ottenerla, la custodia cautelare in carcere c’è quindi anche il pericolo che Stefano Murru, 39 anni, Graziano Congiu, 30 anni e Lorenzo Contu, 50 anni, potessero lasciare i loro paesi di residenza rendendo quindi più difficili le indagini che già si sono mostrate molto complicate.

Intanto, il giudice Silvia Palmas ancora non ha sciolto la riserva sulla richiesta di scarcerazione formulata dall’avvocato Angelo Battista Marras, difensore di Graziano Congiu. Al momento, è l’unico dei tre indagati ad aver fatto questo passo, mentre gli avvocati Serena Contini e Carlo Figus, difensori di Lorenzo Contu, e Cesare Sonis, che assiste Stefano Murru, hanno preferito aspettare di conoscere ulteriori atti prima di chiedere la scarcerazione dei loro assistiti.

L’interrogatorio di garanzia è stato fatto solo sulla base dell’ordinanza di custodia cautelare, ma il fascicolo dell’inchiesta affidata alle indagini dei carabinieri è assai più ampio rispetto alle venti pagine e si compone di numerosi cd e dvd. Sono quelli in cui sono contenute le intercettazioni ambientali e telefoniche e i filmati che riprendono i tre amici nelle ore immediatamente precedenti o successive all’omicidio.

Per il resto, molti dettagli restano oscuri. Forse lo sono agli stessi inquirenti oppure, più semplicemente, questi non vogliono svelarli per non dare vantaggi ai tre indagati.

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