La Nuova Sardegna

Oristano

Ecco le luminarie al tempo della crisi

di Caterina Cossu
Ecco le luminarie al tempo della crisi

La mancanza di fondi ha annullato tutte le attrazioni del Natale, ma c’è chi si è arrangiato con il “fai da te”

14 dicembre 2014
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ORISTANO. Lasciare la città completamente al buio non era pensabile, posto poi che quel che separa dal Natale è poco più che una settimana. E in tempi di crisi, dove non è arrivato nemmeno il Comune, ci pensa sant'Arrangia, ovvero la devota martire protettrice dei commercianti. Alcuni dei quali, quatti quatti e senza più voglia di far polemiche, hanno dotato di luminarie gli ingressi dei loro negozi, oltre che addobbare le vetrine. Certo, non sono tantissimi ad aver potuto fare questa scelta, i tempi di crisi sono ancora tosti. Ma, grazie all'iniziativa di alcuni, almeno il centro storico sembra prendere una parvenza di vita. In via Tirso ci hanno pensato i negozi di abbigliamento Laura e Giò, dove il titolare non ha voluto rilasciare dichiarazioni proprio per non alimentare le polemiche degli scorsi giorni. Le sue luminarie, prese in affitto, sono sistemate di fianco a quelle della gioielleria Sotgiu.

«Una scelta dettata dalle circostanze, dopotutto metterle o meno è una questione di scelta. Noto con piacere però che tutti i commercianti hanno almeno addobbato le vetrine, quindi un po' di aria di Natale c'è. Ora vogliamo pensare solo a lavorare e a dare il servizio migliore ai nostri clienti» spiega Marcella Sotgiu, che è anche presidente del Centro commerciale naturale che riunisce i commercianti del centro storico.

Le luci della macelleria Pisanu in piazza Tharros ci sono ogni anno da quando si possa ricordare, ma in questo Natale al buio svettano più che mai illuminando tutta la piazza. Irrinunciabili, dunque, assieme a quelle di Vestis in città, il negozio di abbigliamento poco più in fondo lungo via Tharros. Un grande investimento l'ha fatto anche il negozio di giocattoli Gulp, sia nell'accesso di via De Castro, dove c'è anche un'intera vetrina è dedicata al presepe, che in via Diego Contini. «Abbiamo deciso di comprarle direttamente tre anni fa, in modo tale da poterle montare autonomamente - spiega da dietro il banco vendita Stefano -. Ci troviamo meglio a gestirci in maniera indipendente, senza aspettare le altre iniziative».

E anche chi non aveva grandi disponibilità di investire su grandi o piccoli impianti luminosi ha voluto comunque mandare un segno, come i giovanissimi gestori della paninoteca e creperia Ale&Zac in via De Castro. «Non sono tempi per le grandi sfarzi, ma ci tenevamo a contribuire all'aria di Natale - racconta Alessandro -. Ancora gli oristanesi non si fanno vedere troppo in giro, non c'è un grande traffico e forse stanno aspettando l'ultimo momento per le compere. Ma chi vorrà uscire sappia che qui il Natale è arrivato e siamo ben lieti di farvi contagiare con un po' di positività».

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