La Nuova Sardegna

Oristano

Tornano le luminarie, 5mila euro del Comune

di Alessandro Farina
Tornano le luminarie, 5mila euro del Comune

Per le festività di Natale Bosa sarà illuminata dalle luci nei punti strategici Previsti mercatini, concorsi per il miglior presepe e albero e fine anno in piazza

07 dicembre 2014
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BOSA. Dopo l’austerity di colori dello scorso anno le luminarie di Natale saranno nuovamente accese nelle piazze della città del Temo. Mentre sono in corso gli ultimi incontri per mettere a punto definitivamente il calendario di eventi che animerà Bosa fra Natale, Capodanno e l’Epifania, l’area Lavori pubblici e manutenzioni del Comune infatti, attraverso una apposita determinazione del responsabile e evidentemente dietro impulso amministrativo, dà notizia dell’impegno di spesa di cinquemila euro (Iva compresa) per il noleggio delle colorate luci. Da posizionare, questa l’indicazione nero su bianco, nel Corso Vittorio Emanuele, negli ingressi cittadini e nelle piazze Gioberti, Carmine e IV Novembre. Insomma i punti strategici di accesso alla cittadina ad il cuore pulsante della “movida” invernale. Limitati per estensione a causa della “Scarsa disponibilità finanziaria” con cui deve confrontarsi anche il Comune di Bosa, mette le mani avanti il documento.

Non resta quindi che attendere il programma dettagliato degli altri appuntamenti che vedono il patrocinio dell’amministrazione civica. Di sicuro per ora c’è l’impegno organizzativo della Pro loco: che ha già annunciato il varo dei mercatini di Natale, un concorso per il miglior presepe e albero da allestire in vie e piazze e soprattutto la seconda edizione del fine anno in piazza. Traino indiscutibile, tanto più nella crisi generale e nel variegato panorama di offerte degli altri centri dell’isola, alle iniziative delle singole strutture turistiche. Che presenteranno pacchetti di pernottamento e, per gli amanti del tutto organizzato, anche la possibilità di un luculliano cenone a base di pesce e Malvasia in uno dei ristoranti locali.

Insomma, in assenza di concerti con nomi d’alto grido o stratosferici spari di costosi fuochi d’artificio, richiamo per ampie platee di numeri soprattutto giovanili, l’idea portante in riva al Temo appare ancora una volta quella di un’offerta tarata sulle possibilità ricettive locali e rivolta a varie generazioni o animi più tagliati per un composto (si fa per dire, visto che Bosa è la terra del più dissacrante Carnevale di Sardegna) divertimento. Con alla base la possibilità, prima e dopo lo stappo dell’immancabile spumante Malvasia che segnerà a mezzanotte del trentuno dicembre la fine del vecchio e l’inizio del nuovo anno, di visitare il centro storico, i musei, gli angoli dell’incomparabile scenario urbano e naturalistico della valle del Temo, o della costa del Grifone tempo permettendo.

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