Estinto l’unico focolaio di lingua blu
di Maria Antonietta Cossu
Sedilo, allarme cessato nell’allevamento di Su Pranu dove c’era stato un caso di contagio
07 dicembre 2014
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SEDILO. È stato dichiarato estinto il focolaio di lingua blu scoppiato in un allevamento di Su Pranu. Alla fine di settembre era morto un ariete, l’unico esemplare del gregge ad aver contratto il virus della febbre catarrale ovina. L’Asl 5 aveva disposto il sequestro sanitario dell’ovile e l’applicazione delle misure di profilassi per evitare il diffondersi della malattia e, dopo il canonico periodo di osservazione e di isolamento, il bestiame è stato dichiarato indenne dalla malattia.
In provincia resta quindi un solo focolaio attivo. La sede dell’infezione è un allevamento nelle campagne di Perdidina, a Sorradile, dove tre settimane fa era morto un ovino a causa del virus della blue tongue e altri tre erano stati trovati positivi alla circolazione virale. I casi di decesso rimangono comunque isolati, nulla a che vedere con la strage provocata appena un anno fa dal virus, che nella sola provincia di Oristano sterminò quasi 27mila ovini. Per l’epidemia dilagata nel 2013 gli indennizzi agli allevatori di Sedilo arriveranno in questi giorni.
Nelle aziende del comprensorio comunale il morbo della febbre catarrale aveva stroncato più di mille pecore. La scorsa settimana il Comune ha disposto la liquidazione a saldo degli indennizzi per il mancato reddito, che sono stati quantificati in 126mila 300 euro. A tanto ammontano le dotazioni stanziate dall’assessorato regionale all’Agricoltura per la ricostituzione del patrimonio zootecnico e per integrare le perdite economiche dovute alla morte o all’abbattimento dei capi infetti registrati negli allevamenti sedilesi fino alla data del 10 dicembre 2013. Centocinque sono le richieste di risarcimento accolte dall’ente locale. Gli importi erogati a titolo di rimborso oscillano da un minimo di 107 euro a un massimo di 6.544 euro.
