La Nuova Sardegna

Oristano

Cabras

Ricci, protesta davanti all’Amp

Una catena umana per manifestare contro il silenzio del ministero

06 dicembre 2014
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CABRAS. Una catena umana per protestare contro il ministero dell’Ambiente. I pescatori di ricci di Cabras, questa mattina, occuperanno pacificamente la sede dell’Area marina protetta del Sinis, in Corso Italia. La manifestazione è stata organizzata per contestare la mancata adesione ministeriale al progetto proposto, già da parecchio tempo, dai pescatori di ricci autorizzati a pescare all’interno dei confini della riserva marina cabrarese. In sostanza, i pescatori chiedevano un anticipo nell’apertura della stagione di pesca, fissata per il 15 dicembre. La richiesta, agli occhi dei pescatori, sarebbe stata legittimata dalle difficoltà causate dalla lunga coda d’estate, che non ha permesso al riccio di fecondare le preziose uova. Una volta terminato il gran caldo, poi, ci hanno pensato le perturbazioni e forti venti di maestrale e scirocco a impedire ai pescatori di lavorare al di fuori dell’Area marina. Da qui la richiesta di poter accedere alle acque tutelate dalla convenzioni naturalistiche con qualche settimana d’anticipo. Una richiesta che, secondo i pescatori, non sarebbe stata nemmeno presa in considerazione dai funzionari del ministero. Il silenzio è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, anche perchè erano stati gli stessi pescatori a proporre una chiusra anticipata della pesca proprio per ridurre lo sforzo di pesca. La buona volontà, però, non è stata premiata dal ministero e il pescatori hanno deciso di manifestare pacificamente davanti all’Amp di Cabras, dove si sono dati appuntamento alle 8 del mattino di oggi. (c.z.)

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