La Nuova Sardegna

Oristano

Dormitorio pubblico, entro Natale un tetto per chi l’ha perso

di Michela Cuccu

Il servizio del Plus del distretto di Oristano sarà presto attivo Potrà ospitare 12 persone per un massimo di 30 giorni

06 dicembre 2014
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ORISTANO. Mai più persone a dormire per strada. È iniziato il conto alla rovescia per l’apertura di un dormitorio che potrà accogliere ogni notte dodici persone, solo maschi, per ora. Si chiama “Un tetto per tutti” il servizio che il Plus del distretto di Oristano conta di inaugurare prima di Natale. L’indirizzo è via Sassari, angolo via Palmas: nello stesso appartamento dove qualche anno fa funzionava una casa famiglia per minori, successivamente traslocata, chi non ha un posto per dormire potrà trovare accoglienza. Il Plus ha infatti preso in affitto, per 800euro al mese, una casa privata su due piani con cinque camere da letto e bagni. Aprirà tutti i giorni, con ingresso dalle 20 alle 21,30 e pernottamento dalle 22,30 alle 6,30 del mattino successivo. Oltre dormire e lavarsi, gli ospiti potranno fare colazione, poi, alle otto del mattino, dovranno lasciare la struttura. L’intervento costerà complessivamente 40mila ero all’anno: una cifra contenuta, grazie all’enorme supporto di un coordinamento di undici fra movimenti e associazioni di volontari laiche e clericali, “Domus Nova onlus”, appositamente costituita. Ieri, il presidente della onlus, Franco Corrias, assieme ad alcuni rappresentanti delle associazioni, come suor Gabriella della mensa del povero; Antonio Locci di Casa del sole e Franca Obili, hanno sottolineato come l’attivazione del servizio fosse ormai indispensabile, se si considera che soltanto in città si contano 12 persone che dormono dove possono. La struttura però è destinata ad assicurare il servizio a tutti i 24 Comuni che fanno parte del Plus e come tutti i dormitori, non dovrà rappresentare una soluzione di ospitalità definitiva, ma soltanto per l’emergenza. Infatti, per ogni utente, il regolamento prevede che possa usufruirne per un massimo di 30 notti all’anno. «Si tratta di garantire la dignità delle persone, agendo nell’emergenza», ha spiegato infatti il sindaco di Nurachi, Filippo Scalas, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del servizio. Maria Obinu, assessore del comune di Oristano alle Politiche sociali, ha aggiunto come questo rappresenti soltanto un tassello di un progetto più complesso che comporta una serie di interventi a tutela delle fasce più deboli. Giampaolo Lilliu, presidente della commissione comunale ai Servizi sociali, oltre a sottolineare come l’apertura del dormitorio colmi una lacuna di sempre per la città capoluogo, ha anche denunciato: «Stiamo attraversando una fase di emergenza sociale di gravità mai conosciuta fino ad ora, ed è proprio grazie all’impegno del volontariato che si stanno trovando risposte che altrimenti, nessuno, nemmeno le istituzioni, sarebbe stato in grado di offrire».

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