La Nuova Sardegna

ORISTANO. Uno solo non basta, il Partito Democratico – non la compagine di centro sinistra che sostiene la giunta Tendas – perde in un colpo solo due pezzi. Ieri, dopo un colloquio con il sindaco e un successivo incontro con la maggioranza, i consiglieri comunali Marco Piras e Mariangela Massenti hanno detto addio al partito in cui erano stati candidati ed eletti.

Se quella di Marco Piras, appena subentrato in consiglio comunale al dimissionario Valerio Spanu, era una decisione annunciata ancor prima del recente ingresso tra i banchi di palazzo degli Scolopi, la mossa di Mariangela Massenti ha spiazzato quasi tutti perché arrivata senza proclami.

Per il sindaco non dovrebbe cambiare più tanto. I numeri della sua maggioranza rimangono identici, nel senso che ha sempre il sostegno di quindici consiglieri. Cambiano invece e non di poco gli equilibri tra i vari partiti. La mossa dei due consiglieri, che per il momento non aderiranno ad alcun gruppo ma resteranno indipendenti, inevitabilmente dovrebbe avere un pesante contraccolpo proprio sul Partito Democratico che nel giro di poche settimane si ritrova dalla possibilità di avere sette consiglieri ad averne, al momento, appena quattro. A questo punto, anche se Roberto Martani dovesse transitare nel Pd, il gruppo sarebbe limitato a cinque componenti.

Sembrano calcoli noiosissimi, invece da questi dipende anche la sorte della giunta. Il Pd è sempre stato il partito più critico verso gli assessori, ma con soli cinque consiglieri (dando per prossimo l’ingresso di Roberto Martani) più il sindaco non potrebbe comunque reclamare quell’assessorato in più che, più o meno sotto traccia, andava chiedendo da tempo. Sinora aveva ottenuto risposte negative dal primo cittadino, contrario a qualsiasi forma di rimpasto, e ora il sindaco ha dalla sua anche il nuovo equilibrio legato proprio a questi addii.

Ovviamente, sempre a proposito di equilibri, nulla si sa della posizione che terranno nelle prossime settimane Marco Piras e Mariangela Massenti rispetto a un eventuale rimescolamento di incarichi tra gli assessori. Per ora Marco Piras si limita a una dichiarazione molto netta: «Il Pd vuole mettere in discussione certi assessorati? Benissimo, ma allora valutiamo caso per caso e giudichiamo ciascun assessore in base ai risultati conseguiti e non certo basandoci su questioni di rapporti interni a questo o quel partito».