La Nuova Sardegna

Oristano

«Debito? Una doccia fredda»

di Ivana Fulghesu

Laconi, il sindaco spiega l’iter del ricorso al Tar perso dal Comune per una spesa di 800mila euro

04 dicembre 2014
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LACONI. La questione dei debiti fuori bilancio a seguito della reiezione di un ricorso al Tar. Il gruppo di minoranza “Obiettivo Laconi” ha contestato con un documento l'inserimento in bilancio di circa 34 mila euro di interessi e spese legali dopo la sentenza che ha imposto al Comune la restituzione alla Regione di quasi 800mila euro, più gli interessi e spese legali, per il progetto dei lavori a Palazzo Aymerich .

«La restituzione della somma è già avvenuta, facendo ricorso ad avanzi di amministrazione; il pagamento degli interessi rappresenta l'atto conclusivo di questa lunga e complessa vicenda», dice il primo cittadino Paolo Pisu che risponde agli attacchi della minoranza. La vicenda riguarda il progetto di riqualificazione conservativa dello storico palazzo della famiglia Aymerich, finanziato con oltre cinque milioni di euro. «Nel 1998 – racconta Pisu –, siamo stati invitati a prender parte ad un importante progetto a regia regionale di valorizzazione dei beni culturali. In quel periodo ci veniva offerta l'opportunità di fare un salto di qualità per passare da un piccolo museo locale a quello che sarebbe diventato, poi, il Museo regionale della statuaria preistorica in Sardegna».

Il sindaco Paolo Pisu ha poi spiegato lo stato in cui si trovava l’immobile al centro dell’intervento. «Il Palazzo Aymerich, progettato dal celebre architetto Gaetano Cima, era abbandonato e il suo recupero, oltre che restituirci un edificio di importanza storica, ci avrebbe dato la disponibilità di nuovi spazi per il museo, per la biblioteca, per il consorzio turistico e per ospitare mostre e altre manifestazioni culturali anche a livello internazionale. Abbiamo accettato la sfida anche con i pareri favorevoli del responsabile dell' ufficio tecnico e del segretario comunale. Il bando regionale aveva dei tempi risicati e per questo motivo non siamo ricorsi, per l' affidamento del progetto, alla procedura di evidenza pubblica, ma la progettazione è stata, comunque, accolta ed approvata dalla Regione».

Quindi, l’imprevisto che di fatto ha portato alla situazione da sanare. «Soltanto ad opera realizzata, la Regione, così come è accaduto ad altri Comuni, ci ha chiesto la restituzione degli onorari per la progettazione. Ritenendo ingiusta la richiesta, ci siamo rivolti al Tar, ma la sentenza è stata una doccia gelata; stiamo ancora valutando l' opportunità di ricorrere al Consiglio di Stato».

«Come Sindaco – aggiunge Pisu – ho dovuto sanare otto cause pendenti ereditate da precedenti amministrazioni; questo per dire che purtroppo questi incidenti possono verificarsi. Per noi l'obiettivo è stato l'interesse esclusivo della comunità e, nonostante il pagamento di queste somme, vogliamo precisare che lasciamo un bilancio solido e in attivo e con l'acquisto e la ristrutturazione del palazzo Aymerich abbiamo notevolmente accresciuto il valore del patrimonio comunale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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