La Nuova Sardegna

ORISTANO. Le associazioni dei consumatori e le altre organizzazioni di rappresentanza sociale, come annunciato nei giorni scorsi, hanno lanciato la campagna di raccolta firme a sostegno della richiesta di annullamento del provvedimento con il quale Abbanoa ha disposto l'istituzione del deposito cauzionale per i propri utenti, inoltrata al gestore unico lo scorso sabato.

La comunicazione ha percorso per intero la via delle burocrazia ed è stata avanzata seguendo i dettami dell'articolo 140 del codice del consumo e, così formulata, darà la possibilità alle associazioni dei consumatori, in caso di mancata adesione alla richiesta da parte di Abbanoa, di avviare al tribunale di Nuoro l'azione inibitoria prevista dal codice dei consumatori e finalizzata a far ordinare l'immediata cessazione del comportamento che le associazioni ritengono scorretto verso i consumatori, oltre che contrario ai loro diritti e interessi.

Una comunicazione dello stesso tono è stata inviata anche alle tre autorità di controllo (Ato-Sardegna, Aeegsi e Agcm) alle quali viene chiesto, ognuna per le proprie competenze, di intervenire per far cessare la pretesa di Abbanoa e assumere tutti i provvedimenti richiesti dal caso. Tra i destinatari, anche se solo per conoscenza, c’è il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, su cui le associazioni ripongono la speranza che attivi un'azione di convincimento verso il gestore unico delle acque sarde.

Tutti i cittadini, nella loro qualità di consumatori, potranno quindi apporre la loro firma raggiungendo le sedi di una delle organizzazioni che hanno sottoscritto il ricorso. Oppure, potranno scaricare il modulo dai siti o dai social network gestiti delle organizzazioni, oltre che raccogliere a loro volta le firme di altri consumatori.

I moduli, compilati e firmati, potranno essere inviati via mail, via posta oppure potranno essere portati a mano nelle sedi di una delle associazioni firmatarie. (c.z.)