La Nuova Sardegna

Oristano

M5S contro le trivelle: «Vogliono il petrolio»

di Francesco G. Pinna
M5S contro le trivelle: «Vogliono il petrolio»

Arborea, un centinaio di persone hanno manifestato contro il progetto Eleonora Il senatore Martelli: «L’isola terra di conquista delle compagnie petrolifere»

30 novembre 2014
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ARBOREA. Uno, dieci, cento, mille ricorsi alla Corte costituzionale per richiudere le porte che il decreto Sblocca Italia del governo Renzi ha spalancato ai petrolieri di tutto il mondo pronti a trivellare ovunque ci sia una possibilità di trovare un po' di petrolio. A indicare la strada per stoppare il nuovo assalto alle risorse del sottosuolo sardo è il Movimento 5 stelle che ieri è sceso in piazza ad Arborea con una agguerrita pattuglia di parlamentari per ribadire le ragioni del “no” incondizionato non solo al Progetto Eleonora della Saras ma a tutti gli speculatori pronti ad approfittare delle favorevolissime condizioni preparate per loro dal Governo Renzi. Quella che si è svolta ieri in realtà era stata pensata come una giornata di festa per la bocciatura da parte del Savi del pozzo esplorativo che la società Saras della famiglia Moratti intende realizzare nel sottosuolo di Arborea. Poi il ricorso al Tar della Saras e soprattutto il decreto Sblocca Italia hanno cambiato le carte in tavola e riaperto una partita che sembrava ormai vinta grazie alla grande mobilitazione popolare organizzata dal Comitato No Eleonora e con la manifestazione di ieri pomeriggio il M5S prova a mettersi alla guida di una guerra che ora deve essere combattuta a livello nazionale. Sarà colpa della giornata fredda e quasi invernale, sarà colpa della stanchezza del leader del Movimento Beppe Grillo, certo è ieri che all'appello dei grillini gli assegnatari di Arborea e le loro famiglie hanno risposto molto tiepidamente. Nella piazza Maria Ausiliatrice spazzata dal vento c'erano comunque un centinaio e passa di militanti e attivisti dei meet up con le loro bandiere. E a loro si sono rivolti i portavoce del Senato Vito Petrocelli e Carlo Martelli, il capogruppo del Senato Alberto Airola e le parlamentari sarde Emanuela Corda e Manuela Serra con una sorta di appello alla mobilitazione per provare a fermare una volta per tutte un progetto, ha spiegato Martelli, che risponde solo agli interessi della Saras. Il gas metano, ha detto, è solo una scusa per cercare il petrolio, perchè la raffinazione non è più conveniente sul piano economico e il nuovo business di successo sono le trivellazioni. Non è un caso – ha aggiunto–, che l'Italia e la Sardegna stiano diventando terra di conquista per le compagnie petrolifere, che trovano una legislazione sempre più accomodante e devono pagare royalties ridicole rispetto a quelle di altri paesi». La nuova battaglia contro le trivelle, si gioca alla Corte costituzionale. «Stiamo preparando la documentazione, hanno annunciato la senatrice Serra e la deputata Corda, per presentare il ricorso contro gli articoli del decreto Sblocca Italia che hanno riaperto la partita delle trivellazioni».

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