Raccolta di firme contro il rischio chiusura dei patronati
LACONI. Anche nel paese del Sarcidano cittadini in rivolta contro i tagli dei fondi ai patronati. La paura di chiusura delle sedi periferiche dei centri di assistenza, a seguito della annunciata...
LACONI. Anche nel paese del Sarcidano cittadini in rivolta contro i tagli dei fondi ai patronati. La paura di chiusura delle sedi periferiche dei centri di assistenza, a seguito della annunciata volontà del Governo di ridurre nel 2015 di 150 milioni di euro il Fondo patronati e di azzerarlo completamente dal 2016, non ha solo scatenato proteste e preoccupazioni, ma ha messo le ali, anche nell'Alta Marmilla - Sarcidano, all'iniziativa di raccolta firme, organizzata a livello nazionale dai Patronati Acli, Inas-Cisl, Inca-Cgil e ItalUil.
In tanti stanno firmando la petizione con la speranza che, in sede di approvazione della legge di stabilità, venga cancellata la decisione di tagliare le risorse al Fondo Patronati.
I tagli rappresentano, infatti, una scelta politica che, se approvata, porterà alla perdita di posti di lavoro e lascerà senza assistenza milioni di cittadini e penalizzerà, ancora una volta, le fasce più deboli della popolazione.
In questi ultimi anni, a fronte della crescente diminuzione dei rimborsi da parte dell'Inps per le varie prestazioni erogate, l'assistenza é notevolmente cresciuta, grazie soprattutto alla collaborazione volontaria di tanti pensionati che negli uffici zonali offrono una sorta di segretariato popolare. C’è anche il problema delle procedure informatizzate che sovrintendono ormai a quasi tutte le pratiche legate alle erogazioni delle prestazioni. Non sempre gli anziani sono in grado di accedervi.
«Per rispondere all'esigenza di assistenza sociale, tributaria e fiscale dei cittadini, soprattutto ai molti anziani ancora oggi incapaci di accedere agli strumenti tecnologici, non basta potenziare la tecnologia informatica degli uffici pubblici; – osserva Antonio Trudu, della Segretaria provinciale dello SPI-CGIL e della Lega Alta Marmilla -Sarcidano –. I cittadini, per risolvere i tanti dubbi che nascono nell'applicazione di una selva di norme spesso contraddittorie, hanno, infatti, necessità di confrontarsi con la persona e non esporre i propri dubbi ad un disco. I patronati svolgono un servizio essenziale imprescindibile – conclude Trudu – non solo per i cittadini, ma anche per lo Stato. Se si persevererà sulla strada indicata dalla manovra del governo, le ricadute saranno solo negative e drammatiche per tutti».
Ivana Fulghesu