La Nuova Sardegna

Oristano

marrubiu

Amianto, la fabbrica mai bonificata

Michela Cuccu
Lo stabilimento della Sardit
Lo stabilimento della Sardit

L’ex stabilimento Sardit ha avuto una nuova vita, ma la Cema di Marrubiu è stata chiusa e nessuno la vuole

24 novembre 2014
1 MINUTI DI LETTURA





MARRUBIU. Chiuso da vent’anni, lo stabilimento della Cema Sarda è un esempio di archeologia industriale. Un esempio inquietante, se si pensa che assieme alla Sardit di Oristano era uno dei due stabilimenti in provincia dove, fino al 1994, si producevano manufatti di cemento-amianto. Tubature e depositi di eternit, il materiale che uccide perché fatto di fibre di asbesto che, se respirate, provocano malattie terribili.

L’asbestosi, che rende chi ne viene colpito incapace di respirare, ma anche il mesotelioma, forma cancerogena che uccide. Adesso il capannone della Cema è chiuso, ma lo stabilimento e l’area non sono mai stati bonificati. Una bonifica sarebbe indispensabile, ma è costosa. Giampaolo Lilliu, presidente dell’Areas, l’associazione regionale degli ex esposti all’amianto, spiega: «Nessuno acquisterà mai quel capannone nella zona industriale di Marrubiu perché, per poterlo utilizzare, sarebbe obbligato alla bonifica. Ma bonificare l’amianto è ancora estremamente oneroso e così, nessun imprenditore lo vuole».

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative